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Condono fiscale, il Comune di Trento dice no

Delibera del consiglio comunale: non ci sarà l’annullamento delle cartelle fino a 1000 euro. Il sindaco Ianeselli: "Premiare chi rispetta le regole, non chi le viola". Sì invece a a Bolzano, Caramaschi: "Vecchie sanzioni, impossibile incassarle"



TRENTO. Il Comune di Trento non applicherà il condono fiscale previsto dal governo Meloni per le cartelle esattoriali fino a 1000 euro.

Con la delibera numero 12 approvata ieri sera (31 gennaio), il consiglio comunale ha stabilito di non applicare l’annullamento automatico delle somme dovute a titolo di interessi e sanzioni, relativamente ai debiti di importo residuo fino a 1000 euro, affidati, dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2012, all’Agenzia delle Entrate Riscossione. "No ai condoni, altrimenti in questo Paese si premia chi viola le regole e non chi invece le rispetta", dice il sindaco Franco Ianeselli.

Stessa scelta fatta ieri dalla Provincia di Bolzano. «Lo Stato ha concesso questa possibilità agli enti territoriali – ha detto il presidente Arno Kompatscher – ma in uno stato di diritto è giusto che non siano penalizzati coloro che si sono comportati secondo le regole e hanno pagato le tasse. A noi non sembra un atteggiamento corretto nei confronti della maggioranza della nostra popolazione che ha regolarmente pagato».

Di segno opposto invece la decisione del Comune di Bolzano che ha detto sì al condono: «Non mi piacciono i colpi di spugna, ha spiegato il sindaco Renzo Caramaschi, ma sono pragmatico e vi assicuro che se avessi avuto la speranza di incassare anche solo una vecchia sanzione avrei detto sì».

 













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