Concessione A22, via libera di Bruxelles

 I chiarimenti sulle modalità di realizzazione dell’in house avrebbero convinto la Commissione. Girardi: molto fiduciosi


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Per la nuova concessione all'Autobrennero arriva il semaforo verde dall'Europa. E' già un risultato che fa sorridere i vertici di via Berlino, anche se si tratta solo della prima tappa. Appena un paio di mesi fa, la commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager aveva chiesto lumi al governo e al Ministro alle Infrastrutture sulle procedure per le nuovo concessioni autostradali. Il governo ha risposto inviando tutta la documentazione raccolta anche da Autobrennero e adesso da Bruxelles trapelano segnali positivi per quanto riguarda due concessioni, ovvero quella di Autobrennero e quella di Autovie Venete.

Mentre queste due concessioni vengono ormai date per sicure, parte la trattativa per quelle dei grandi gruppi. La Commissione considererebbe praticamente ultimata la fase di analisi tecnica sul dossier, tanto che avrebbe fatto già pervenire al ministero delle Infrastrutture italiano una proposta di massima. Al centro del dialogo delle passate settimane c'era infatti la questione della remunerazione degli investimenti, alla base dei richiesti prolungamenti dei contratti per tre grandi concessionari italiani: Autostrade per l'Italia, gruppo Gavio e gruppo Toto.

Per Autobrennero si era percorsa la strada della trasformazione delle società concessionarie in società in house, ovvero società con azionisti interamente pubblici. Per A22 è già stata avviata la trattativa con i soci privati per acquistare le loro quote. L'accordo con il ministero delle Infrastrutture prevede una durata trentennale a fronte di investimenti per 3,5 miliardi da parte dell'Autobrennero, oltre al pagamento di un canone totale di 1,4 miliardi. La commissione europea, però, aveva chiesto chiarimenti sul tipo di in house che sarebbe stato realizzato. In altre parole, si temeva che gli enti pubblici non avrebbero potuto incidere sulla gestione della società. Il governo ha chiesto ad A22 tutta la documentazione in materia di quello che si chiama "controllo analogo congiunto" da parte degli enti pubblici azionisti.

L'obiettivo della Commissione europea è quello di avere delle società paragonabili alle vecchie partecipate. L'A22 ha fornito tutto il materiale e adesso da Bruxelles trapela che i chiarimenti abbiano convinto i tecnici della commissione per quanto riguarda la concessione di Autobrennero e anche per quella di Autovie Venete. Segnali positivi che sono stati colti anche dal presidente di A22 Andrea Girardi che, pure, resta molto prudente: «Dopo che abbiamo inviato tutta la documentazione al ministero non abbiamo più avuto risposte ufficiali e del resto non avremmo dovuto averne, visto che si tratta di un'interlocuzione tra governo e commissione europea. Però non ci sono state fatte altre richieste di chiarimenti e questo ci fa ben sperare. Noi abbiamo fornito una bozza dello statuto della società in house con un controllo effettuato da una cabina di regia che vede la Regione come capofila».

Comunque la strada per la concessione resta lunga: «Io sarei molto soddisfatto se si arrivasse alla firma della convenzione entro la fine dell’anno. Ci sono molti passaggi da fare. Prima deve essere approvata dal Ministero delle Infrastrutture, poi dal Ministero dell’Economia, poi dall’Autorità regionale dei trasporti e infine dal Cipe. Una volta terminati questi passaggi, si potrà sottoscrivere l’accordo, ma la concessione non avrà efficacia perché sarà necessario il controllo della Corte dei Conti. Solo dopo questo controllo, la nuova concessione potrà essere operativa».













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