L'INCHIESTA

Collini, trentamila euroalla Rotaliana calcio

E' di 30 mila euro l'«aiutino» che Fabrizio Collini ha offerto alla squadra della Rotaliana calcio su sollecitazione dell'allora sindaco di Mezzolombardo Rodolfo Borga. Una sponsorizzazione che doveva servire - secondo l'imprenditore - a garantire «rapporti di buon vicinato» con l'amministrazione comunale. Quei soldi sono regolarmente giunti nelle casse della società sportiva, suddivisi in tre rate da 10 mila euro l'una: la prima nel 2006, l'ultima quest'anno. Intanto l'Ordine degli avvocati di Trento ha sospeso Giuseppe Todesca, destinatario di una tangente e reo confesso


Luca Petermaier


TRENTO. E' di 30 mila euro l'«aiutino» che Fabrizio Collini ha offerto alla squadra di calcio dell'Us Rotaliana su sollecitazione dell'allora sindaco di Mezzolombardo Rodolfo Borga. Una sponsorizzazione che doveva servire - secondo l'imprenditore - a garantire «rapporti di buon vicinato» con l'amministrazione comunale. Quei soldi sono regolarmente giunti nelle casse della società sportiva, suddivisi in tre rate da 10 mila euro l'una: la prima nel 2006, l'ultima quest'anno. In cambio Collini aveva garantito il logo sulle maglie degli atleti, ma di questo - a lui - non importava nulla.

E' stato lui stesso - nell'interrogatorio di due giorni fa - a dichiararlo. Lo ha fatto rispondendo ad una precisa domanda del pubblico ministero Pasquale Profiti: «Ma lei - è stata la richiesta del pm - si curava di verificare che il logo della sua società venisse esposto?». La risposta è stata un «no» secco. Del resto Collini aveva altro a cui pensare e quello sponsorizzazione altro non erano che un modo «per creare dei crediti» - come ha confessato lo stesso Collini.

Così è stato anche per l'aiuto economico all'Us Rotaliana, sollecitato dall'allora sindaco Rodolfo Borga al termine di un incontro in Municipio con i vertici della Collini. L'occasione era stata l'aggiudicazione dell'appalto per la nuova galleria sulla tratta Trento nord-Rocchetta, un lavoro appaltato dalla Provincia e sul quale il comune di Mezzolombardo non aveva alcuna possibilità di intervento. Tuttavia, per Collini aderire alla sommessa richiesta di Borga non rappresentò un problema: 30 mila euro lui li trovava abbastanza facilmente quando c'era da fare un favore ad una persona che poteva rivelarsi utile. Lo ha fatto per molti, da Grisenti a Malossini e Vigilio Nicolini.

Ma non erano solo i politici a stare a cuore al «re» delle costruzioni. Collini non si dimenticava nemmeno dei dirigenti e dei funzionari della Provincia. Al dirigente del servizio appalti Tommaso Sussarellu - ad esempio - Collini avrebbe regalato alcune bottiglie di buon vino e alcuni biglietti in prima fila per l'Aida all'Arena di Verona. Questo, almeno, è quanto emerge da alcune telefonate intercettate dalla guardia di finanza. Lo stesso Collini - cercando di ricordare altre regalie messe a disposizioni di chi poteva in qualche modo aiutarlo - ha citato persino alcuni tartufi: regalo originale e, per chi lo ha ricevuto, anche di un certo valore. Per carità, qui non c'è alcun illecito penale, ma solo la scoperta (forse dell'acqua calda?) di un certo modo un po' troppo disinvolto di legare affari e amministrazione.













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