IN PROVINCIA

Civettini lascia la Lega: andrà con Borga

Dissapori con Fugatti e nel partito e un sogno nascosto: fare il vice presidente al posto di Mosna



TRENTO. I segnali di malumore erano venuti a galla già durante il congresso della Lega, qualche mese fa. Allora Claudio Civettini - combattente consigliere roveretano - si schierò con Sergio Divina, ma sbagliò cavallo e si ritrovò come segretario Maurizio Fugatti, suo collega in consiglio provinciale al quale aveva detto senza troppi giri di parole che le molte defezioni patite dalla Lega erano in gran parte colpa sua.

Da allora, come è facile immaginare, i rapporti tra i due consiglieri provinciali non sono migliorati, anzi. Si è arrivati ora alla resa dei conti, dopo un lento logorio interno fatto di reciproche accuse sottobanco e veleni non troppo nascosti. Claudio Civettini ha così deciso che la misura era colma e - dopo giorni di riflessione - ha deciso: lascerà il Carroccio. Lo farà approdando direttamente nelle file della Civica di Borga o magari prima scegliendo di sedersi per un po’ nel gruppo misto, così, per non destare troppo sospetto. Questo pomeriggio Civettini ha convocato una conferenza stampa per spiegare la sua decisione.

In realtà nella buvette del consiglio provinciale circola un’altra versione. E cioè che Civettini sia ai ferri corti con la Lega per ben altri motivi. «Vorrebbe una segretaria tutta per sè, ma nel nostro partito nessuno ha una segretaria personale» - confessa un leghista che chiede di restare anonimo. Altre fonti ci vanno giù ancora più pesanti, spiegando che il consigliere leghista non disdegnerebbe (ora che il clima nel partito non è più idilliaco) l’idea di non dover versare più il contributo mensile al partito che, in soldoni, fanno circa 25 mila euro all’anno.

Insomma, la situazione sembra non più gestibile, tanto che anche alcuni consiglieri della maggioranza raccontano di un Civettini assai dinamico nel tessere rapporti con le altre minoranze, nella speranza - confessata ad alcuni - di poter ambire alla poltrona di vice presidente del consiglio provinciale al posto di Diego Mosna che a breve si dimetterà da consigliere. In effetti, con lui nuovo acquisto, la Civica Trentina arriverebbe a contare tre consiglieri, così come Progetto Trentino, e potrebbe rivendicare (almeno numericamente) quella carica. Il disegno, però, non piace affatto alla maggioranza: «Piuttosto di Civettini che fa il salto della quaglia votiamo uno dei nostri» - taglia corto un consigliere del Patt.













Scuola & Ricerca

In primo piano