Chico Forti, si muovono 52 parlamentari

La mozione di Ottobre sottoscritta da politici di diversi gruppi: «Sarà discussa alla Camera a fine luglio»



TRENTO. «Cinquantadue parlamentari, appartenenti a quasi tutti i gruppi parlamentari, dal PD a Forza Italia, dalla Lega a Sinistra Ecologia e Libertà a Fratelli d'Italia, dalle componenti del Gruppo Misto come Minoranze Linguistiche, Socialisti, Maie ai singoli deputati del Misto, hanno sottoscritto la mozione parlamentare da me presentata per impegnare il governo alla riapertura del caso di Chico Forti, ingiustamente detenuto negli Stati Uniti da quattordici anni, che sarà discussa e votata dall'Aula della Camera alla fine di luglio come deciso dalla capigruppo». È quanto afferma Mauro Ottobre, deputato delle Minoranze Linguistiche (Patt) primo firmatario della mozione. «Auspico - ha proseguito Ottobre - che in Aula si arrivi ad un consenso unanime a sostegno delle motivazioni e della libertà di Chico Forti, che ho incontrato in carcere in Florida agli inizi di giugno».

«Ringrazio tutti i parlamentari che hanno sottoscritto la mozione, in modo trasversale agli schieramenti politici di maggioranza e di opposizione. Dal vicepresidente della Camera dei deputati, Roberto Giachetti, ai presidenti del Gruppo Misto, Pisicchio, del Gruppo Per l'Italia, Dellai, ai presidenti dei deputati delle Minoranze Linguistiche, Alfreider, dei socialisti, Di Lello, ai singoli deputati che hanno sottoscritto la mozione, hanno compiuto e intendono sostenere una scelta contro il pregiudizio, sulla base di una attenta valutazione degli atti e delle motivazioni prive di fondamento giuridico e sostanziale che hanno portato all'ingiusta condanna di Chico Forti, e chiedono al governo di impegnarsi in sede internazionale e nei confronti degli Stati Uniti per riaprire il caso e giungere in primo luogo alla revisione del processo».













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