"Chico Forti libero", Fiorello e i social network dalla parte del trentino che rischia l'ergastolo negli Usa

Dopo Jovanotti su Facebook, lo showman siciliano su Twitter chiede giustizia per il trentino che da 12 anni è detenuto in un carcere della Florida per omicidio. Chico Forti è stato condannato dopo un processo di soli ventiquattro giorni da una giuria popolare della Dade County di Miami. Previsto sabato un flash mob a Roma


Jacopo Tomasi


TRENTO. Dopo Jovanotti, ecco la solidarietà di Fiorello. I vip, insomma, si mobilitano per Chico Forti, il trentino che da 12 anni è detenuto in un carcere della Florida con l'accusa di aver provocato la morte di Dale Pike. Una solidarietà che corre sui social network. Se Jovanotti aveva cliccato "mi piace" sul gruppo Facebook «Chico Forti Free» (che conta ben 3.822 amici), Fiorello ha twittato l'indirizzo del sito di Chico per far conoscere a più gente possibile la sua storia. La mobilitazione di personaggi dello spettacolo è importante per i sostenitori di Forti per riportare alla ribalta la vicenda, nella speranza che il trentino possa essere trasferito in Italia per essere giudicato.

La sua detenzione, infatti, oltre ad essere un caso giudiziario controverso, è anche ritenuta da più parti un'ingiustizia. Chico Forti, ex campione di windsurf, era a Miami all'epoca dell'omicidio di Versace e del suicidio di Cunanan. Realizzò un corto sulla morte di quest'ultimo con l'ausilio di un investigatore della polizia di Miami. Dopo tre mesi dalla realizzazione de «Il sorriso della medusa» fu ucciso, con la stessa modalità di Versace, l'australiano Dale Pike figlio di un albergatore con cui Chico era in affari. Chico fu interrogato sull'omicidio senza l'assistenza di un legale. Diversi test provarono l'estraneità di Chico all'omicidio, ma l'accusa suppose che fosse il mandante. La sentenza, arrivata il 15 giugno 2000, recita così: «la Corte non ha le prove che lei, sig. Forti, abbia premuto materialmente il grilletto, ma ho la sensazione, al di là di ogni dubbio, che lei sia stato l'istigatore del delitto (...). Portate quest'uomo al penitenziario di Stato. Lo condanno all'ergastolo senza condizionale».

Da anni la sua famiglia ed i suoi amici più stretti si battono affinché venga fatta giustizia. Negli ultimi mesi la questione è tornata d'attualità, anche grazie all'interesse di media e trasmissioni televisive. Ecco perché il supporto di volti noti non è secondario. Detto di Jovanotti e Fiorello, tra gli altri ci sono anche Red Ronnie e la giornalista Milena Gabanelli. Così, mentre si portano avanti pressioni politiche e diplomatiche per liberare Chico, nei prossimi giorni a Roma (forse proprio domani, sabato 3 marzo...) ci sarà un flash mob in suo onore. Chi vuole partecipare dovrà indossare una maglietta bianca con la scritta «Chico Forti» sia davanti sia dietro.













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