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Cgil: "Sì, c'è la ripresa: ma ora bisogna migliorare la qualità del lavoro"

In Trentino cresce il tasso di occupazione che raggiunge il 67,4% per un totale di 236.000 occupati



TRENTO. «I dati Istat ci parlano di una tendenza già evidenziata dall'analisi dell'Agenzia del lavoro, cioè che anche in Trentino è in corso una ripresa economica con effetti positivi sull'occupazione e sulla disoccupazione. Si tratta di dati parziali, ma possiamo prendere atto che le misure introdotte a sostegno dell'occupazione stanno producendo dei risultati». Così si esprime Franco Ianeselli, segretario della Cgil trentina, che però aggiunge: «Per consolidare questa dinamica e avere risultati durevoli nel tempo è indispensabile puntare alla produttività del nostro sistema economico, investendo sulla conoscenza a tutti i livelli, sulla formazione dei lavoratori e sulla qualità del lavoro, anche migliorando le condizioni di chi lavora in termini economici, di tutele e di stabilità. I dati Istat ci parlano di quantità e non di qualità del lavoro, e anche su questo secondo aspetto che deve concentrarsi la nostra attenzione dopo anni in cui abbiamo assistito ad un appiattimento verso il basso delle condizioni dei lavoratori».

La Cgil fa rilevare intanto che a giugno in Trentino la disoccupazione si è attestata al 5,6%, un punto in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, e in miglioramento per il secondo anno consecutivo. La disoccupazione si riduce sia per gli uomini (6%) sia per le donne (5%). In totale le persone senza un'occupazione sono 14.000. Il Trentino riduce anche il gap con l'Alto Adige. In provincia di Bolzano la disoccupazione si ferma comunque al 3,3%. Parallelamente cresce il tasso di occupazione che raggiunge il 67,4% per un totale di 236.000 occupati. È ancora ampio il divario tra maschi (72,6%) e femmine (62,2%), anche se l'occupazione femminile si è rafforzata in misura maggiore negli ultimi dodici mesi.













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