Cavedago, dentro il bosco per cogliere la poesia della natura

Dopo l’apertura, il Parco letterario è a disposizione dei visitatori con percorsi e attività per tutti Appesi agli alberi gli scritti dei primi partecipanti. Ora si passa alla collaborazione con esperti


di Rosario Fichera


CAVEDAGO. Il “Parco letterario delle Dolomiti di Brenta”, progettato dall'amministrazione comunale di Cavedago per fare comprendere il valore del bosco nella storia culturale umana e che sarà realizzato a pieno regime entro l’estate del 2015, in località Priori, sta prendendo sempre più forma. Dopo l’ufficializzazione del progetto e l’evento di pre-inaugurazione (che ha richiamato quasi cento persone) organizzato in collaborazione con il Premio Itas del libro di montagna, lo scorso 9 agosto, nel bosco dove sorgerà il Parco, l’amministrazione comunale guidata da Marco Clamer è entrata nel vivo dei lavori.

«Martedì prossimo - riferisce l'assessore all'urbanistica e alle pari opportunità del Comune di Cavedago, Isabella Roncador – faremo un ulteriore e importante passo per la realizzazione del Parco, incontrandoci, direttamente a Priori, con i dirigenti del Servizio attività culturali della Provincia, la quale sarà partner dell’iniziativa, in una prima fase, con un aiuto pratico, individuando e mettendo a disposizione degli esperti per lo sviluppo e la gestione del progetto, in una seconda fase, quando quest’ultimo sarà completo nei suoi diversi aspetti, con un aiuto finanziario». Intanto il pubblico può già visitare l’area boschiva, in località Priori, dove sorgerà il percorso letterario e dove è già stata installata un’opera donata, per il nascituro Parco, dall’artista Paolo Tait. Inoltre si potranno leggere dei foglietti sui quali sono stati annotati, dalle persone che hanno partecipato all’evento del 9 agosto, i pensieri e le sensazioni scaturite dal contatto con il bosco: foglietti che sono stati appesi sui dei filari tra gli alberi, come a volere simboleggiare delle foglie. Nel Parco, oltre alla lettura di testi e alla musica, si darà infatti anche spazio alla scrittura, coinvolgendo i frequentatori. Attraverso una serie di percorsi letterari guidati e a tema e di postazioni costruite con materiali naturali, accessibili a tutti, anche alle persone con problemi di deambulazione e diversamente abili, si parlerà di grande letteratura, di quella locale e della letteratura per bambini e ragazzi.

«E proprio per l’attenzione che vogliamo riservare ai ragazzi - evidenzia Isabella Roncador – a breve, sempre in collaborazione con il Premio Itas del libro di montagna, coinvolgeremo le scuole dell’altopiano per ideare il logo del Parco. Inoltre il Premio Itas organizzerà per gli insegnanti e gli studenti degli incontri formativi e di aggiornamento sulla letteratura di montagna». Secondo il progetto del Comune, il Parco letterario accrescerà l’offerta turistica di Cavedago, dell’altopiano della Paganella e del Parco Naturale Adamello-Brenta e offrirà al territorio e alla più ampia comunità nazionale un esempio di integrazione tra uomo e natura, tra persone normalmente abili e diversamente abili.













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