Cani a scuola per aiutare l’uomo

Dallo sport all’assistenza agli anziani nella «palestra» per quattro zampe aperta a Caderzone Terme


di Giuseppe Ciaghi


CADERZONE TERME. Il cane è diventato una specie di rifugio, un amico, un appoggio cui rivolgersi per distendere i nervi e raggiungere un certo equilibrio psicofisico. Nella Casa di riposo di Pinzolo, il cane è addirittura protagonista di cure pet-terapiche, con buoni risultati in favore degli anziani. Molte persone hanno adottato questo animale (che ovviamente richiede delle attenzioni), sia in casa, sia fuori.

Di qui la necessità di addestrare i migliori amici dell'uomo. Contare su esperti come Ivan Maggi e su una scuola come quella aperta in questi giorni a Caderzone Terme, rappresenta più che un'opportunità. La scelta di Caderzone per quella che è la prima scuola per cani della Val Rendena non è casuale. Si tratta della località che ha saputo armonizzare meglio la società contadina, che guarda con attenzione agli animali, con l'artigianato e con un turismo a misura d'uomo come quello termale.

Grazie a questa particolare sensibilità e al desiderio di ampliare l'offerta dei suoi servizi, Caderzone ha messo a disposizione di Maggi un'area che l'esperto ha attrezzato a scuola. Vi insegnano le principali regole di convivenza, di conduzione e di controllo con corsi o lezioni private su educazione di base, educazione avanzata di gruppo, risoluzione di problemi comportamentali del cane, avviamento ad attività sportive e tanto altro. Per informazioni, basta telefonare al 349 4577357. E anche chi non ha mai posseduto un cane potrà capire le parole del filosofo tedesco Arthur Schopenhauer «chi non ha mai avuto un cane non sa cosa significhi essere amato!» Insomma, il cane come rifugio dalle delusioni riservate dall'umanità. Mai come oggi in un mondo dove l'individuo, pur vivendo in mezzo a tanta gente, si sente sempre più solo, il cane può essere una risorsa.

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