Caduto dal muretto, muore tre giorni dopo 

Vittima Giancarlo Chini, 77 anni, di Segno. Era in rianimazione al S.Chiara ma le sue condizioni non sembravano così gravi


di Luca Marognoli


PREDAIA. Lui che era abituato alle alte cime, era finito in rianimazione dopo essere caduto da un muretto in un fondo agricolo del suo paese. Un infortunio banale, avvenuto giovedì in campagna, e che tre giorni dopo lo ha portato alla morte. Giancarlo Chini, 77 anni, di Segno, è spirato all’ospedale Santa Chiara, dove era ricoverato. La famiglia ha dato l’autorizzazione alla donazione degli organi. Scapolo, pensionato delle Poste (era stato portalettere a Trento), Chini era una persona gioviale, che aveva una grande passione: la montagna. Era un socio storico della Sat di Taio, dove viene ricordato con affetto.

Il presidente della sezione, Renato Lorandini, ha appreso ieri sera la notizia della sua scomparsa: «Giancarlo era con noi da tanti anni, è stato anche nella direzione, come vicepresidente. Era molto attivo nella manutenzione dei sentieri: conosceva bene la zona e si dava da fare. Una persona che amava stare in compagnia, molto informata sulla montagna e le escursioni. Si ricordava tanti percorsi: era un vero appassionato».

Vito Rizzi è responsabile sentieri della sezione, lo stesso ruolo rivestito un tempo da Chini: «Era una persona squisita, Giancarlo. Per carattere e disponibilità». La montagna la amava e la conosceva bene: «Ha fatto anche qualche bella cima. Ultimamente, dopo l’operazione all’anca, certe escursioni non le faceva più. Ma era ottimo come alpinista. Una persona che conosceva bene il territorio. Come carattere, era un buono, anzi un ottimo: molto gentile, calmo, amava stare con le persone. Anche durante le escursioni si dava da fare per vedere i difetti suoi e degli altri, ma anche dei sentieri, e migliorarli». Un uomo mite e umile: «Non si metteva in mostra - continua Rizzi - ma qualcosa faceva sempre: era sempre disponibile. Tutte le primavere si prepara la nuova segnaletica e lui era sempre pronto a intervenire. Ha anche fatto parte per anni del Gis, il Gruppo intervento sentieri della Sat centrale».

Giovedì l’incidente: Giancarlo Chini si trovava nel suo fondo, su un muretto, quando aveva perso l’equilibrio precipitando sul terreno sottostante. L’allarme era arrivato alla centrale unica dell’emergenza, il 112, pochi minuti prima delle 14. Sul posto era stata mandata l’ambulanza di Trentino Emergenza e quindi l’elisoccorso per ridurre al minino i tempi d’intervento. Erano intervenuti anche i vigili del fuoco volontari e i carabinieri. L’uomo era stato trovato a terra dolorante ma cosciente. Dopo le prime cure sul posto, il pensionato era stato caricato sull’elisoccorso e portato al Santa Chiara. Lì era stato sottoposto ad una serie di accertamenti per verificare le conseguenze dell’incidente e quindi ricoverato in rianimazione dopo un intervento chirurgico. Tuttavia le sue condizioni non erano parse così gravi da metterne in pericolo la vita. Ieri purtroppo la notizia della morte, accolta come una doccia fredda dai parenti e da tutti coloro che lo conoscevano e ne apprezzavano le qualità umane.













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