Borga: «Giunta giovane segnale di vera novità» 

L’assessore agli enti locali di Civica Trentina: «La data del mio rientro non dipende solo da me. Il presidente Fugatti già al lavoro per il cambiamento»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Della sua esperienza ha bisogno. E dunque il governatore Maurizio Fugatti ha scelto di aspettare Rodolfo Borga, Civica Trentina, che entrerà in giunta non appena avrà risolto i propri problemi di salute: «Attenzione però. Se si vuole cambiare, essere davvero discontinui con il passato, occorre fare delle scelte nuove. Quindi è normale che in quest’ottica il presidente Maurizio Fugatti abbia scelto di inserire nel proprio esecutivo diversi giovani. Possono imparare, senza fretta e senza farsi prendere dalla smania: sono d’accordo che occorra muoversi con saggezza senza fare le rivoluzioni a tutti i costi» osserva il neo assessore agli enti locali (competenza per ora tenuta nelle disponibilità di Fugatti) che, al suo rientro, sarà anche vicepresidente della giunta, funzione intanto svolta dall’assessore Mario Tonina.

Assessore Borga, con la sua delega dovrà occuparsi di Comuni. Voi non siete sempre stati teneri con le gestioni associate...

«Beh, negli anni le riforme sono state due. Quella, meno recente, che ha fatto nascere le Comunità di Valle e l’ultima, quella voluta dall’assessore Daldoss»».

Voi, all’opposizione, manifestaste dubbi su quest’ultima. Farete ora una sorta di operazione ascolto con i Comuni?

«Credo proprio che la inizierà il presidente Fugatti. Servirà coinvolgere il Consiglio delle Autonomie ed intervenire, non dall’oggi al domani, dove sono state fatte delle operazioni che i Comuni, i territori, non hanno gradito. D’altra parte noi dobbiamo tenere presente, in coerenza con la storia della nostra autonomia, l’importanza che hanno gli amministratori locali. Specie in momenti come questi...».

Si riferisce alla gestione della spaventosa ondata di maltempo?

«Certo, si deve tenere presente che non è un momento facile per le finanze pubbliche, aggravato da quello che è accaduto di recente in Trentino. Bisogna cercare di valorizzare al massimo le realtà che operano sul territorio. Sia dal punto di vista politico amministrativo, sia interessando quelle che si occupano di economia e di welfare. Sul maltempo vorrei aggiungere una cosa...»

Dica pure Borga.

«Qui si è fatto moltissimo, ci si è mossi in maniera encomiabile. La mia speranza è che ora anche lo Stato continui a fare la sua parte. E che, come ha promesso, faccia altri stanziamenti, aldilà di quelli, esigui, che ha messo a disposizione per i primi interventi. Spero non si limiti solo a quelli».

Che ne dice del fatto che Mario Tonina, con un recente passato all’opposizione, sieda in giunta e sia pure, anche se pro tempore, il vicepresidente?

«So che c’è stato qualcuno che ha sollevato la questione. Ma, nel momento che si è dato il via libera alla candidatura di Tonina nelle fila del centrodestra, il problema è superato. Il presidente ha voluto mettere a frutto la sua esperienza, i rapporti che ha maturato. Debbo dire che io confido molto nelle qualità di Mario ma confido che il governatore Fugatti saprà valorizzare anche un altro collega eletto consigliere nel centrodestra».

A chi si riferisce?

«A Walter Kaswalder, il suo lavoro merita un riconoscimento. Da anni ho con lui un buon rapporto personale. Kaswalder ha una grande esperienza. Credo si troverà un modo per valorizzarlo, come è giusto che sia».

Lei è soddisfatto del ruolo che le è stato riservato?

«Sinceramente Civica Trentina non aveva fatto nessuna richiesta specifica».

Si diceva giunta Fugatti molto giovane: 43 anni di età media. L’esecutivo di Rossi si attestava sui 48, battuto anche dalla prima giunta Dellai che aveva una media di 46 anni.

«Per me è un aspetto positivo ed è inevitabile che sia così. Il cambiamento passa attraverso nomi nuovi, giovani. L’esperienza si ottiene, lavorando con tranquillità. Chi fa lo spiritoso sul tasso di gioventù non può volere dire di desiderare il rinnovamento e pretendere che questo avvenga ripresentando voci e volti di chi ha amministrato per lunghi anni».

Servirà un rodaggio più lungo?

«Secondo me se si approccia la responsabilità che gli elettori ci hanno dato con buon senso, senza voler stravolgere tutto, c’è tutto il tempo per lavorare in modo positivo per il Trentino».

Senta Borga, ha idea di quando potrà prendere il suo posto in giusta provinciale?

«Questa è una decisione che non dipende da me. Non appena mi daranno il via libera i medici. La nuova giunta provinciale intanto è già al lavoro».













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