«Bordon e Di Palma si autosospendano» 

Degasperi spara a zero contro i vertici delll’Azienda sanitaria e del reparto di pediatria del S. Chiara



TRENTO. Dopo le indiscrezioni del Corriere della Sera, ancora prima delle dichiarazioni della ministra Beatrice Lorenzin che punta l’indice accusatore controm l’ospedale Santa Chiara, Filippo Degasperi ha caricato e sparato a zero contro il direttore generale dell’Azienda sanitaria Paolo Bordon chiedendone l’autosospensione insieme alla primaria di pediatria Annunziata Di Palma.

«Avevamo evidenziato- spiega Degasperi - le carenze della Sanità trentina, a cominciare dalla presenza di un primario itinerante in pediatria (caso unico nel panorama nazionale) e dall'assenza di una struttura interdisciplinare autonoma di malattie infettive (nonostante i precedenti). Avevamo inoltre denunciato come il direttore generale avesse abbandonato “la nave in gran tempesta” per recarsi alla presentazione della Maratonina di Udine, un evento cui evidentemente non si poteva rinunciare. Dopo le affermazioni del Corsera, il dubbio che quanto accaduto sia stato facilitato da problematiche organizzative è forte. Chiediamo pertanto, sulla base di un elementare principio di precauzione, che i diretti interessati si auto-sospendano dalle loro funzioni, sino a quando i risultati definitivi dell'inchiesta non avranno fatto luce piena sulle varie responsabilità. In questo modo il direttore generale Bordon potrà dedicarsi a tempo pieno alla promozione delle attività podistiche del Friuli Venezia Giulia con gran vantaggio per gli atleti e (soprattutto) per i pazienti trentini». A dire la verità il procuratore Marco Gallina avverte che ancora non c’è nulla di chiaro e che non si devono trarre conclusioni affrettate che potrebbero compromettere la ricerca della verità. Soprattutto perché non ci sono ancora conclusioni scritte dei periti su come possa essere avvenuto il contagio: «I nostri consulenti hanno chiesto una proroga per la consegna delle relazioni sul caso di Sofia. Una proroga per le difficoltà tecniche nel giungere ad ottenere qualche dato. La Procura non ha alcuna novità ufficiale, di nessun tipo. L'accordo è stato dall'inizio di uno scambio informativo tra la Procura e l'Istituto superiore di Sanità, che non è tra i consulenti della Procura. Dall'Iss ad oggi non è pervenuto nulla e i nostri consulenti non hanno ancora prodotto le relazioni».













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