Bomba, «rivendicazione» anarchica 

La frase trovata davanti alla sede della Lega dopo l’esplosione, ieri è stata esposta dagli anarchici a Bolzano contro Salvini



TRENTO. La scritta trovata sabato davanti alla sede della Lega di Ala dopo l’esplosione della bomba carta era «ancora fischia il vento». Quella sullo striscione esposto dagli anarchici ieri pomeriggio a Bolzano, durante le contestazioni alla visita del ministro e segretario della Lega, Matteo Salvini, «fischia ancora il vento». Non è certo una rivendicazione «classica» ma la frase è la stessa anche se con le parole invertite, parole che hanno radici in una celebre canzone partigiana scritta nel 1943. Uno striscione dunque che pare voler richiamare a gran voce quello che è successo nella notte fra venerdì e sabato ad Ala. E sull’esplosione della bomba carta le indagini sono serrate e cercano conferme e spunti anche dalle telecamere. Non solo da quelle pubbliche, quelle posizionate dall’amministrazione comunale, ma anche da quelle installate dai privati. Mettendo insieme le immagini si potrebbe arrivare a pensare di poter verificare tutti gli accessi ad Ala e a via Nuova in particolare dove, verso le 2.20 della notte fra venerdì e sabato, la bomba carta ha ridotto in frantumi la vetrina della sede della Lega Nord. Un gesto chiaramente intimidatorio considerato anche che è stato messo a punto poche ore prima dell’arrivo in Trentino (con un tour che ha toccato pure Ala) del vice premier, ministro dell’Interno e segretario della Lega, Matteo Salvini. Subito dopo l’allarme dato da alcuni residenti della via centrale della città (che, nelle prime chiamate ai vigili del fuoco ipotizzavano lo scoppio di una caldaia, mai avrebbero potuto immaginare ad una bomba carta) sono iniziati i primi controlli. Controlli che hanno visto impegnate tutte le pattuglie disponibili che hanno fermato diverse persone. Senza però trovare riscontri. Come sempre in questo casi le indagini si muovono su piani diversi e le riprese delle telecamere sono uno dei punti imprescindibili da valutare per gli investigatori. Sono 11 le telecamere che coprono la zona del comune di Ala e sono di due tipi. Ce ne sono nove collocate in luoghi "sensibili" dei centri abitati, sia di Ala centro che delle frazioni. L'altro tipo è quello che controlla i varchi di ingresso nord e sud al Comune. Ce ne sono due a nord e due a sud, ciascuna con due telecamere, che controllano i passaggi in entrata e in uscita. Queste telecamere, oltre che a "vedere" chi entra e chi esce da Ala. Dunque se chi ha agito in via Nuova è arrivato ad Ala in macchina, dovrebbe esserci nei video.

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