RIVA. Sono arrivati da mezza Italia, in macchina, treno e pullman, gli oltre duemila fedeli che ieri hanno affollato l'auditorium della chiesa di San Giuseppe per pregare e assistere alla visione quotidiana della Madonna di Marija Pavlovic Lunetti. L'incontro organizzato dagli Amici di Medjugorje è iniziato alle 15. La veggente è arrivata un paio di ore dopo. E alle 17.40, minuto più minuto meno, i suoi occhi adoranti si sono alzati verso l'alto.

Succede tutti i giorni, alla stessa ora, che Marjia Pavlovic "parli" con la Vergine Maria. La prima volta avvenne il 25 giugno del 1981, e da allora la Madonna le ha comunicato nove "segreti" e moltissimi messaggi, tra cui - il 25 di ogni mese - quelli destinati a essere divulgati al mondo. Il giorno prima del suo secondo incontro di preghiera a Riva, Marija ha ricevuto questo: «Cari figli! In questo tempo in modo particolare vi invito: pregate col cuore. Figlioli, voi parlate tanto ma pregate poco. Leggete, meditate la Sacra Scrittura e le parole scritte in essa siano per voi vita. Io vi esorto e vi amo perché in Dio troviate la vostra pace e la gioia di vivere.»

Durante il momento più mistico dell'incontro, nell'auditorium è calato un silenzio quasi totale. Mentre le labbra della veggente si muovevano nel muto dialogo con la Madonna, il volto di molti fedeli si rigava di lacrime. Innegabilmente, per chi ci crede, la missione e la presenza di Marija Pavlovic e degli altri veggenti di Medjugorje sono fonte di pace interiore e un aiuto a superare le avversità della vita. Ne sono testimoni Mario Daves e Maurizio Lo Turco, che attraverso gli Amici di Medjugorje organizzano da alcuni anni a questa parte numerosi viaggi in pullman al "santuario" (non ancora riconosciuto dal Vaticano) in Bosnia Erzegovina. C'è chi torna profondamente cambiato, chi vuole tornare al più presto, chi convertito definitivamente. Tra questi, come ormai sanno tutti, c'è anche Paolo Brosio, che tornerà a Riva domenica 11 marzo per presentare il suo terzo libro dedicato a Medjugorje.