ROVERETO

Attacco hacker al sindaco Valduga

Gli cambiano “linea politica” infilandosi nel profilo Facebook. E lo fanno pure divenire un fan di “signor Muscolino”


di Luca Marsilli


ROVERETO. Non è un mistero che oggi la politica, anche roveretana, si faccia molto sui social media. Ma nemmeno è un mistero che i siti siano violabili, ovviamente se qualcuno ha delle capacità e delle conoscenze superiori alla media degli utenti.

Ieri vittima di quello che si può definire tranquillamente l’attacco di un hacker è stato il sindaco Valduga. Sulla cui bacheca facebook è comparso come condiviso l’articolo del Trentino in cui il presidente del Parco nazionale di Abruzzo, Antonio Carrara, prende le distanze da quanto accaduto in Trentino con l’orsa Kj2. Dicendo che nella sua regione, malgrado i problemi ci siano e ci siano stati, mai si è ucciso un orso. Condiviso in bacheca quell’articolo è “rimbalzato” su quelle delle migliaia di “amici” e nei pochi minuti in cui è rimasto lì, aveva già accumulato decine di “mi piace” ed un discreto numero di commenti, quasi tutti positivi. Assieme a un “chi te lo ha fatto fare” da parte di qualcuno che aveva evidentemente qualche dimestichezza in più con le regole della politica. Non è un mistero che Valduga stia lavorando ad una nuova formazione politica provinciale, nè che sia in ottimi rapporti con la parte centrista dell’area di governo provinciale. Entrare, sia pure in modo argomentato e moderato nei termini, a gamba testa sugli stinchi già provati di Ugo Rossi, sembrava mossa perlomeno gratuita ed azzardata. Ma tant’è.

È stato lo stesso sindaco, evidentemente avvertito da qualcuno che gli chiedeva il senso di quella presa di posizione (di polemiche ne ha già abbastanza in casa, senza tuffarsi anche in quelle altrui) a rimuovere condivisione ed articolo. E a spiegare l’accaduto scrivendo “Comunico di aver rimosso un post apparso nella mia bacheca, senza che io abbia condiviso alcunché, tantomeno l’oggetto di quel post. Cercherò di capirne le ragioni. Francesco Valduga”.

Non si deve essere accorto di danni “minori” anche se più divertenti. Come l’essere diventato fan di Francesco Totti (e ignorando la sua fede calcistica, questo ci può anche stare) ma anche di un molto più compromettente signor “Muscolino” che in un tripudio di pettorali e glutei ben oliati, occhieggia ambiguo e carico di promesse.

Nulla di grave, ovviamente. E lo stesso Valduga non ne ha fatto un dramma. Resta l’evidenza della vulnerabilità di un sistema che sempre più è utilizzato per fare politica ed informazione anche da parte delle istituzioni. Con il rischio che chiunque possa far dire qualsiasi cosa a qualcun altro, provocando magari danni seri.

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