Solidarietà

Aquila Basket dona 16mila euro a Leopoli per i feriti di guerra: il ricavato della partita "We Volunteers game"

Consegnati al sindaco della città ucraina in prima linea nell’accoglienza, Andriy Sadovyi: «La nostra gente ha bisogno di riabilitazione fisica e psicologica». E Trento aderisce alla rete internazionale delle città “unbroken”



TRENTO. Aquila Basket ha consegnato al sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi i 16.340 euro raccolti durante la "We Volunteers game", la partita di pallacanestro di EuroCup tra le squadre Dolomiti energia Trentino e Buducnost Podgorica, tenutasi il 31 gennaio alla T Arena.

La donazione, effettuata a margine dell'inaugurazione di Trento capitale europea e italiana del volontariato 2024, verrà impegnata nel garantire l'assistenza ai profughi e ai feriti che dall'intera Ucraina, convengono nella città di Leopoli. "Gli oltre 16mila euro raccolti durante la partita serviranno a far fronte alle spese mediche per i feriti. Come Aquila Basket crediamo che sia fondamentale mettere insieme mondi diversi per produrre effetti positivi", ha spiegato il presidente della società sportiva Luigi Longhi. 

Intanto il Comune di Trento ha aderito alla rete "Unbroken", il progetto internazionale promosso dalla municipalità di Leopoli, con il sostegno del Ministero della sanità ucraino, che riunisce le città che hanno subito un bombardamento bellico. Il progetto, presentato in conferenza stampa, si avvale della collaborazione di associazioni di primo soccorso per supportare la costruzione di un centro di riabilitazione fisico e per la salute mentale nella città ucraina. La firma del protocollo è stata fatta dal sindaco di Trento Franco Ianeselli, alla presenza del sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi, al termine della cerimonia di inaugurazione di Trento capitale europea del volontariato 2024.

Come affermato dal primo cittadino ucraino, "sono molte le persone che dallo scoppio della guerra necessitano di una riabilitazione fisica e psicologica. I danni lasciati su di loro dal conflitto sono innumerevoli. A Leopoli stiamo cercando di realizzare due grandi obiettivi: ricostruire centri di assistenza e offrire la massima qualità. Pensare alle cose buone che ci aspettano nel futuro è infatti il solo modo per affrontare il presente". Il sindaco di Leopoli ha ricordato gli innumerevoli danni provocati dalla guerra, i migliaia di cittadini ucraini che necessitano di protesi (realizzate in titanio a Leopoli con stampanti 3d), le madri, mogli e i figli che hanno visto partire al fronte un membro della propria famiglia ed ancora le tantissime persone che hanno subìto torture e non riescono più nemmeno a parlare. "Leopoli ha accolto gli sfollati e si prende cura tanto della loro riabilitazione fisica quanto di quella psicologica, senza la quale qualsiasi guarigione risulterebbe impossibile".   

"La candidatura al titolo di capitale - ha detto Ianeselli - è stata per noi uno stimolo a dare vita a una collaborazione con Leopoli. Anche la nostra città ha subito dei bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, e siamo vicini a luoghi che, come noi, vogliono rimanere 'unbroken'".

Alla rete partecipano già Manchester e Liverpool nel Regno Unito, Aarhus in Danimarca e Würzburg in Germania. A seguito della firma del protocollo, i due sindaci hanno incontrato Antonella Valmorbida e Maurizio Camin, rispettivamente segretaria generale e consigliere dell'European Association for Local Democracy (Alda), impegnata nella ricostruzione del tessuto sociale ucraino. C.L.













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