Apple dichiara «guerra» a Trento

Pronto il ricorso contro la multa nata dalle denunce dei consumatori trentini


Jacopo Tomasi


TRENTO. Continua la sfida tra i consumatori trentini e la Apple. Il colosso di Cupertino sarebbe pronto, infatti, a fare ricorso contro la multa da 900 mila euro inflittagli dall'Antitrust dopo la presa di posizione del Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento. L'azienda fondata da Steve Jobs non è disposta ad arrendersi, certa di rispettare le leggi che riguardano le garanzie. Al momento si tratta di un'indiscrezione pubblicata sull'edizione web della nota testata inglese "The Register" e subito rimbalzata sui siti specializzati.

Sulla questione né Apple Usa né Apple Italia hanno emesso comunicati ufficiali, ma la fonte citata dal "The Register" sarebbe un responsabile delle pubbliche relazioni del gigante californiano. Dunque, qualcuno di ben informato. Sulla base di quanto trapelato, l'azienda della mela sarebbe pronta a ricorrere contro l'Agenzia garante della concorrenza e del mercato, in quanto starebbe già pienamente rispettando le leggi italiane in tema di garanzia.

All'orizzonte si profila quindi una "guerra" tra Apple ed il Centro di ricerca e tutela dei consumatori di Trento, che per primo ha sollevato la questione dell'applicazione di garanzie scorrette vincendo il primo round alla luce della recente sanzione decisa dall'Antitrust. Tutto era iniziato a metà 2010 quando il Crtcu di Trento aveva chiesto l'intervento dell'Agcm per «fermare la prassi commerciale di Apple». Diverse segnalazioni, infatti, denunciavano un atteggiamento scorretto in relazione alle norme sulla garanzia «riconoscendo solo parzialmente i diritti e per un periodo di un anno, anziché di due».

L'indagine dell'Antitrust ha ricostruito che tre società del gruppo Apple (Apple Sales International, Apple Italia e Apple Retail Italia)avrebbero messo in atto pratiche commerciali scorrette non informando in modo adeguato i consumatori sui diritti di assistenza gratuita biennale e invitavano, di fatto, a sottoscrivere un contratto aggiuntivo per la "copertura". Ecco i motivi della multa da 900 mila euro. Multa che Apple non vuole pagare, convinta di essere nel giusto, e per questo è pronta a fare ricorso contro i consumatori trentini.













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