Appello per Chico Forti al sindaco di New York

Lettera dell’ex giudice Imposimato all’italo americano Bill De Blasio per aiutarlo a far avere l’istanza di revisione alla Corte Suprema



TRENTO. Da italiano a italiano per aiutare un altro italiano. O meglio da campano a campano per soccorrere un trentino. Ossia l’incrocio fra il magistrato Ferdinando Imposimato, il neo sindaco di New York Bill De Blasio e Chico Forti che si è creato attraverso una lettera scritta dal primo per il secondo e con il terzo come argomento principale. Per chiedere al sindaco un aiuto per far arrivare l’istanza di revisione del processo al presidente della Corte suprema. Che in copia sarà inviata anche a Barak Obama.

«Caro Bill De Blasio, anzitutto complimenti per la sua splendida elezione a Sindaco di New York - così inizia la lettera - cosa che fa onore allo nostra terra tormentata, la Campania, e all'Italia. Io sono Ferdinando Imposimato, un ex magistrato originario di Maddaloni, paese che si trova a pochi chilometri da Sant' Agata dei Goti. Ora sono in pensione , avendo quasi 80 anni e sono divenuto un modesto avvocato penalista, che si occupa di errori giudiziari e difende le vittime degli errori. Mi occupo da tempo del caso di Chico Forti, un onesto ex ragazzo di Trento condannato all'ergastolo dalla Corte di Miami ingiustamente per un omicidio da lui mai commesso, come ho potuto verificare leggendo le carte del processo. Esistevano, invece, prove contro un criminale tedesco più volte condannato in Germania e negli Usa, che è riuscito a farla franca.

Si è trattato di una condanna ignominiosa e ingiusta, per la assoluta mancanza di prove. Ma si è verificata anche la grave slealtà di un avvocato che versava in una situazione di conflitto di interessi poichè era contemporaneamente prosecutor davanti alla stessa Corte assieme al pm che accusava Forti in altro processo. Egli nascose questo conflitto di interessi a Chico Forti. So che ci sono tanti altri poveri americani di colore vittime di errori giudiziari Sto cercando di preparare una domanda di revisione del processo che vorrei mandare alla Suprema Corte Usa e per conoscenza al Presidente Barak Obama, uomo giusto e difensore dei diritti umani soprattutto dei più deboli. Chiedo a lei, caro sindaco, di aiutarmi a fare avere la istanza di revisione che presenteremo tra qualche mese al Presidente e alla Corte Suprema, affinchè la leggano e vedano la serie di gravi abusi commessi. Ovviamente una copia la darò anche a lei, caro paisà. Lei sa che il livello di civiltà di un popolo si misura dal funzionamento della giustizia mi batterò, senza interesse personale, con tutte le mie forze per Chico Forti, come per chiunque altro si trovi nelle stesse condizioni. Mi scusi, caro Sindaco per il modo in cui le scrivo sperando di raggiungerla e di trovare ascolto.













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