Solidarietà

Amatrice, finita la scuola del miracolo

Al cantiere trentino sono bastati 14 giorni per realizzare le aule che saranno consegnate domani con arredi e campanelle



TRENTO. Hanno preso possesso del cantiere, la mattina del 30 agosto. Erano le 9. Domani, taglio del nastro e suono della campanella, certificheranno la consegna della suola elementare di Amatrice a bambini e insegnanti. La scuola del miracolo, così potrebbe essere chiamata, nata a tempi di record: dove c’era un campo coltivato ad ortaggi, ci sono ora dieci aule capaci di ospitare fino a 250 alunni, dai 3 ai 13 anni. Ossia dall’asilo alla terza media. E con tutto fatto a regola d’arte, dalla platea ai sottoservizi, dai colori scelti per l’esterno, all’arredamento offerto dalla generosità della gente della comunità di Folgaria, Lavarone e Luserna.

Ad Amatrice aperta la scuola costruita dai trentini

Alla cerimonia il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini e il governatore Ugo Rossi che ha dichiarato la piena disponibilità del Trentino a collaborare per la ripartenza. (LEGGI L'ARTICOLO)

«Un’impresa straodinaria» conferma Giovanni Tomasi, responsabile dell’unità logistico operativa della Provincia che ad Amatrice è arrivato il 24 agosto, poche ore dopo il devastante terremoto. «A lavorare nel cantiere trentino ci sono fra le 80 e le 100 persone - spiega - fra dipendenti provinciali, i vigili del fuoco volontari e Nuvola: siamo assolutamente indipendenti anche dal punto di vista di vitto e alloggio».

La scuola ad Amatrice inizia domani ma i lavori termineranno oggi, rispettando la tabella di marcia. Per capire la grandezza dell’impresa di chi ha lavorato in frazione Villa San Cipriano, bisogna pensare che in quel luogo fino al 30 agosto c’era una campo, in parte coltivano e in parte lasciato a prato. La protezione civile lo ha preso in mano alle 9 di quel martedì e ha iniziato i lavori che sono andati avanti sette giorni su sette e per poco non 24 ore su 24. «La sveglia nelle tende - racconta Tomasi - è alle 6 e quindi si inizia con il lavoro che termina quando cala il sole. In realtà alcuni giorni si è andati avanti comunque grazie alle fotoelettriche. È una cosa straordinaria possibile solo perché al lavoro ci sono persone con tantissimo entusiasmo e molto coinvolte. Non penso che tutto questo sia replicabile in condizioni diverse».

Ad Amatrice inaugurata la scuola costruita dal Trentino in 17 giorni Rossi: "Il Trentino è a disposizione per aiutarvi a ripartire". Il grazie di Renzi e del ministro Giannini

Un’impresa che ha un fine: restituire normalità a chi ha vissuto il terremoto e sta vivendo il post terremoto. In base alle indicazioni fornite dalla direzione didattica nei container sono state create 10 aule, due per la materna, cinque per le elementari e tre per le medie. Possono arrivare ad accogliere fino a 250 studenti ma dagli ultimi dati apparsi sulla stampa gli iscritti sono 150. Lo scorso anno erano 269: alcuni bambini sono morti sotto le macerie, altri con le famiglie sono andati a vivere altrove. Ma chi domani sarà in classe troverà ogni cosa. Comprese le campanelle per scandire il passare delle ore. E sarà accolto dai colori vivaci con i quali sono stati dipinti i prefabbricati: una a scelta cromatica fatta per lanciare un messaggio positivo.

La macchina trentina però non si ferma. «È già stata realizzata la platea per il liceo - conclude Tomasi - ed per ottobre i lavori saranno conclusi con il tetto a doppia falda che sarà realizzato anche in questo caso dai pompieri. Per questa seconda scuola siamo in parte avvantaggiati: i sottoservizi li abbiamo già portati qui per il primo plesso e quindi basterà l’allaccio». Il miracolo continua. (m.d.)













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