Altri 4 milioni per il turismo trentino

I trenta milioni stanziati non bastano, chiesta una nuova integrazione


Robert Tosin


TRENTO. Trentino Marketing batte cassa in Provincia e chiede altri quattro milioni per completare il programma della sua attività del 2010. Soldi destinati ai diversi settori della promozione turistica, in un anno difficile per tutti ma non per gli investimenti che servono a richiamare ospiti e far funzionare la macchina più redditizia del Trentino, il turismo appunto.
Anzi, è stato proprio il periodo di crisi economica e di forte contrazione dei consumi a convincere la società (che ha cambiato nome nel corso dell'anno) ad aumentare gli investimenti soprattutto su progetti di forte richiamo nazionale. Anche alcuni specifici interventi sono stati fatti rientrare nel piano anticrisi. Fa comunque impressione il budget 2010 che ha superato i 30 milioni, quasi interamente girati dalla Provincia, ai quali ora ne vanno aggiunti altri 4,4 richiesti come integrazione e concessi dalla giunta provinciale nel corso dell'ultima riunione.
Nel programma operativo complessivo la parte del leone la fa la promozione del marchio territoriale. La riconoscibilità del Trentino e il suo accostamento all'ambiente ricco e pulito è di fatto il punto di partenza per veicolare l'immagine della provincia in giro per l'Italia e per il mondo. Non è un caso che anche per le produzioni locali ci sia il tentativo di trovare un marchio unico e identificabile che trasmetta messaggi chiari al di là della merce in sé. Sul marchio territoriale Trentino Marketing ha puntato 8,6 milioni nel corso del 2010. La promozione sui diversi mercati costa quasi 5 milioni. Buone soddisfazioni recentemente sono arrivate dall'Est, per esempio dalla Polonia. La visita di Lech Walesa l'estate scorsa ha avuto anche un significato di promozione turistica su un'area geografica che porta parecchia soddisfazione al Trentino. I grandi progetti si portano via quasi 4 milioni della torta complessiva, mentre la promozione diretta e indiretta dei prodotti trentini vale 2,6 milioni. La pubblicità attraverso i media occupa 732 mila euro del budget. Le spese generali di funzionamento valgono poco meno di 7 milioni di euro, cioè il 20 per cento degli incassi, restando sotto il 25 per cento previsto dalla convenzione con la Provincia.
Anche nei quattro milioni aggiuntivi richiesti dalla società per chiudere in bellezza il 2010 è molto forte la voce del marchio territoriale, per il quale si prosegue nel lavoro di rafforzamento con la presenza in manifestazioni ed eventi. Ma non è la spesa maggiore: un quarto dell'integrazione è infatti riservata alla promozione attraverso lo sport, cioè al legame con squadre ed eventi sportivi. D'altra parte la movimentazione importante provocata dalle grandi squadre in ritiro in Trentino (la Juve, il Bayern e, dall'anno prossimo, l'Inter del tifoso assessore Tiziano Mellarini) non si esaurisce in estate. Ormai il marchio Trentino è una costante sui cartelloni pubblicitari degli stadi, dentro e fuori. Una spesa significativa, 700 mila euro, è poi destinata ai progetti interregionali, valorizzazioni territoriali che non interessano solo il Trentino e che hanno bisogno di un respiro più ampio per essere realizzati. Il programma era già piaciuto alla giunta a gennaio e il mese scorso non ha avuto problemi ad aggiungere altri 4 milioni.

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