Alpefrutta nuova casa dei Nuvola

Iniziati i lavori di ristrutturazione del magazzino. Ospiterà anche la gestione strade della Provincia


di Roberto Gerola


PERGINE. Dopo anni di “terra di nessuno” l’edificio “ex Alpefrutta” è destinato ad essere recuperato e sistemato con un duplice scopo: essere sede definitiva del Nucleo volontari alpini (Nuvola) della Valsugana per la parte più a sud, e magazzino e sede operativa per la Gestione strade della Provincia (nella parte verso nord). L’edificio si trova lungo la via del Rastel a poche centinaia di metri da San Cristoforo e in particolare dalla statale della Valsugana.

Lo stabilimento di raccolta e lavorazione della frutta era stato costruito nel 2000 con la costituzione di una specifica coop. Erano sorte polemiche in quegli anni in quanto l’Alpefrutta era stata vista come una ripicca nei confronti della Coop Sant’Orsola e per i fondi ottenuti. Invece che unirsi, le realtà agricole si dividevano creando doppioni e mettendo in crisi specialmente la commercializzazione. Nel 2003 aveva anche ottenuto i contributi per ampliare il magazzino e costruire le celle frigo, ma già nel 2005 si era venuta a trovare in crisi. Tanto che nel giro di qualche anno (era il 2010) la società era stata messa in liquidazione con i debiti a ricadere sulle spalle degli ultimi amministratori. Ad attenuare l’aspetto finanziario era intervenuta la Provincia (attraverso la spa Patrimonio del Trentino) che aveva acquistato l’immobile. Modificata la destinazione urbanistica da parte del Comune, l’edificio era rimasto abbandonato per anni: incendi, devastazione, furti di attrezzatura e cavi di rame, si erano succeduti, tanto da trasformare l’edificio in un immondezzaio dentro e fuori. L’amministrazione comunale intervenne per asportare quanto meno i rifiuti pericolosi ammucchiati all’esterno per evitare inquinamenti del terreno (a pochi metri scorre il Foss dei Gamberi, e si coltivano le campagne) e recintare tutta l’area chiudendo anche le porte.

Un primo stanziamento di 178.000 euro da parte della Provincia è avvenuto l’anno scorso: si interveniva per sistemare la parte sud e destinarla al Nuvola protezione civile Ana Trento, la cui sede a Calcercanica era stata danneggiata seriamente da uno smottamento della montagna sul retro. All’esterno un cartello parla lavori di manutenzione straordinaria da parte della ditta Hollander Hidrotermica. Un altro stanziamento è avvenuto giorni fa: 250.000 euro (sempre da parte della Provincia) per ulteriori lavori a tutto il fabbricato. Almeno una delle “cattedrali” (si affianca a Artigianelli, ex Cederna, vecchia Villa Rosa) viene recuperata.













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