Al via le aggregazioni dei medici di base

Assicureranno attività ambulatoriale in un'sede unica di riferimento, messa a disposizione dall'azienda sanitaria



E’ stata firmata dall'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi, dal direttore generale dell'Apss (Azienda provinciale per i servizi sanitari) Luciano Flor e dai rappresentanti sindacali dei medici di medicina generale, una modifica dell'Accordo provinciale del 2007. Questo atto, che in sostanza introduce nell'organizzazione del servizio sanitario trentino le novità della riforma Balduzzi, prevede la costituzione di aggregazioni funzionali territoriali, ossia aggregazioni costituite da tutti i medici di assistenza primaria e dai medici di continuità assistenziale di una data zona, che assicureranno attività ambulatoriale in un'sede unica di riferimento, messa a disposizione dall'azienda sanitaria, riconoscibile da tutta la popolazione, nella quale sarà garantita la continuità dell'assistenza, a regime, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. L'accordo punta a estendere le tutele e i servizi in favore dei cittadini, introducendo elementi di flessibilità nell'organizzazione e, nello stesso tempo, rilanciando la funzione della medicina generale. Entro il primo gennaio 2017 dovranno essere attivate e funzionanti tutte le aggregazioni funzionali territoriali (circa 25). «Sono soddisfatto - ha detto Rossi - perché con questa intesa, grazie alla disponibilità di tutte le parti coinvolte, abbiamo contribuito a dare concreta attuazione al nuovo disegno di sanità che nel corso della legislatura si è voluto tracciare. Attraverso la continuità assistenziale potremo dare un servizio migliore ai cittadini e qualificare ulteriormente il servizio di medicina generale».













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