Al Banco alimentare 400 mila chili di prodotti 

È aumentata del 70 per cento la raccolta di cibi da destinare ai poveri Cresce la sensibilità delle aziende e la consegna di frutta, verdura e latticini



TRENTO. Sono dati in continuo aumento quelli che registra il Banco alimentare. Sia, purtroppo, tra coloro che si rivolgono al servizio, sia, per fortuna, di coloro che cedono con generosità per dare a chi fa fatica a sfamarsi.

I dati del Banco Alimentare del Trentino Alto Adige relativi al recupero di eccedenze dalla Grande Distribuzione Organizzata nel 2018 segnalano un aumento pari al 70% nel recupero del fresco. A poco più di due anni dall’entrata in vigore della legge 166/16 (era il 14 settembre 2016), meglio conosciuta come legge Gadda, con i relativi recepimenti a livello provinciale, cresce in maniera significativa la raccolta delle eccedenze alimentari dalla grande distribuzione, che vede impegnato il Banco Alimentare del Trentino ogni giorno dal 2003, in una lotta serrata contro lo spreco di cibo per aiutare i meno fortunati.

Se nel 2017 sono state raccolti 250.224 kg di alimenti, nel 2018 sono 426.770 i kg raccolti, con una crescita del 70 per cento per un valore economico di oltre 2 milioni di euro (2.103.758,779 di euro). Si tratta di frutta, verdura, latticini, alimenti del banco frigo e della panetteria che vengono poi prontamente redistribuiti, attraverso le strutture caritative del territorio convenzionate con Banco Alimentare, che le fanno arrivare sulle tavole di chi ha bisogno.

“Questo importante incremento – dichiara Roberto Scarpari coordinatore Siticibo Trentino - è in buona parte sicuramente attribuibile alla legge che ha contribuito ad una significativa attenzione da parte delle aziende al problema dello spreco di cibo. Le aziende e la grande distribuzione trovano nel Banco Alimentare un partner serio e affidabile, attrezzato logisticamente per gestire gli alimenti con l’adeguata accortezza, nel rispetto di tutte le procedure igienico- sanitarie”.

L’aumento del recupero è dovuto sia al consolidamento delle collaborazioni oramai storiche, sia a nuove collaborazioni con catene della Grande distribuzione organizzata facendo passare i punti vendita aderenti dai 97 di fine 2017 ai 135 di fine 2018.

“Siamo felici del lavoro che è stato fatto e di questo siamo grati sia alle aziende donatrici, sia alle strutture caritative che si dedicano con tanta passione e carità nel recupero e nella distribuzione degli alimenti. Una grande rete con uno scopo chiaro: recuperare cibo per aiutare le persone”

Complessivamente nel 2018 sono stati 649.246,326 i chilogrammi di alimenti recuperati a livello regionale sia dalla Gdo che dalle aziende, dalle industrie alimentari, dai panifici e delle mense, per un valore che sfiora i 3 milioni di euro (€ 2.980.283,11). Il 5 febbraio si celebra la giornata mondiale contro lo spreco alimentare .













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