Agli anziani la casa sociale di Sano

L’edificio di proprietà dell’Apsp “Cesare Benedetti” passa a Itea che costruirà alloggi. Pochi gli spazi per le associazioni



MORI. La casa sociale di Sano potrebbe non essere più di utilizzo pubblico. L’edificio – di proprietà dell’azienda di servizi alla persona “Cesare Benedetti” – rientra tra i piani immobiliari di Itea spa. Il Comune di Mori farebbe da regista in questa transazione, perché servirà una variante urbanistica ad hoc per poter rendere la casa sociale di Sano un edificio per alloggi. L' Apsp “Cesare Benedetti” trae origine dalla trasformazione dell’Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza denominata soggiorno “Cesare Benedetti” fondata nel 1851 per iniziativa di alcune persone, delle quali non si conoscono i nominativi, a causa della distruzione degli atti durante il conflitto mondiale 1914-1918 e incaricatesi in un’apposita Commissione. Attualmente esiste un vincolo urbanistico di utilizzo pubblico, l’edificio è usato per le attività sociali degli abitanti della frazione di Sano e per ambulatorio medico.

L’associazione culturale ricreativa Sano sottolinea che i locali dell’edificio fungono da punto di ritrovo per gli incontri pubblici, le varie attività ricreative e culturali e due locali del seminterrato sono usati come deposito per le attrezzature necessarie per le manifestazioni. La giunta Caliari manifesta la volontà di mantenere gli spazi pubblici, ma andando a leggere l’accordo di programma, l’Itea si impegnerà a mantenere pubblici solo alcuni locali del piano terra, per un totale di 68 metri quadrati. Secondo le minoranze, l’associazione e gli abitanti di Sano, sono assolutamente inadeguati e di difficile utilizzo. Dice Giuseppe Natoli della Lega Nord: «Con tutto l’edificato invenduto a Mori, costruire nuovamente è davvero allucinante, andiamo a fare ancora edilizia a favore dell’Itea, questo paese diventerà un vero e proprio dormitorio».

Una soluzione per rendere l’uso più funzionale alla comunità è quella di rendere l’intero primo piano di utilizzo pubblico. Ma su questo la giunta Caliari è inamovibile. «Abbiamo un impegno morale nei confronti della casa di riposo – commenta il sindaco – dobbiamo pensare anche ai nostri cittadini anziani. Gli spazi per l’associazione saranno sicuramente adeguati. Magari il testo dell’accordo di programma non sarà perfetto, ma vogliamo a portare a casa questo importane risultato». La delibera passa in consiglio comunale e la variazione urbanistica per permettere a Itea di edificare alloggi dovrà avvenire entro 180 giorni.

L’associazione culturale ricreativa Sano aveva chiesto di sospendere momentaneamente la proposta di delibera e di convocare un incontro pubblico con la popolazione, per parlare e confrontarsi su eventuali modifiche. Entrambe le proposte sono state rifiutate dal Comune.(d.t.)

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