Agitù simbolo delle donne di oggi

Emma Bonino ha voluto la pastora della Val di Gresta a Roma per l’8 marzo: “esempio di coraggio”


di Matteo Cassol


VAL DI GRESTA. Agitu Ideo Gudeta, etiope "trapiantata" in Val di Gresta, è stata scelta da Emma Bonino per "Donne anche noi. Storie di fuga e di riscatto", un'iniziativa per celebrare in modo diverso la tradizionale festa dell'8 marzo, con uno sguardo rivolto alle nuove italiane, nate in paesi lontani, ma ora parte integrante della società che le ha ospitate.

Agitu e le altre (Princess Okokon e Habiba Ouattara) sono state presentate ieri a Roma, all'associazione Stampa Estera di via dell'Umiltà. «La festa dell'8 marzo - ha detto l'ex ministro radicale - sarebbe incompleta se non pensassimo anche alle donne immigrate e rifugiate che hanno lottato per affermarsi nel nostro Paese». E, riferendosi alle storie delle tre africane, diverse ma con elementi comuni di difficoltà, ora integrate e accomunate dalla voglia di costruire un avvenire in Italia, Bonino ha commentato: «Per loro è importante essere considerate finalmente persone e non soltanto delle vittime».

È stato dunque fatto riferimento a una giornata non "per", ma "con" le donne, «le cui storie positive sono la prova che la buona integrazione passa anche e soprattutto dalla possibilità di affermare il proprio talento e la voglia di contribuire con il lavoro alla vita della nostra comunità».

Accanto a Emma Bonino, oltre ad Agitu Ideo Gudeta (che ha lasciato l’Etiopia in seguito a una difficile battaglia contro l'accaparramento di terre in quel Paese, per arrivare in val di Gresta dove, mentre lavorava in un bar di Mori, ha avviato e porta avanti l'azienda agricola "La Capra Felice", partendo dall'idea di recuperare le razze caprine autoctone e di valorizzare i terreni del demanio, abbandonati dagli allevatori locali nel corso degli ultimi decenni), c'erano Habiba Outtara, rifugiata dalla Costa d'Avorio accolta dal centro Astalli a Roma che ha fondato una piccola impresa di catering, e Princess Okokon, nigeriana, ex vittima della tratta, che dopo aver vissuto il dramma dello sfruttamento sessuale è riuscita a liberarsi dai suoi aguzzini e oggi è una mediatrice di un programma di integrazione ad Asti, dove, grazie al suo lavoro e a quello del Piam (Progetto integrazione accoglienza migranti), è riuscita a togliere 200 donne dal racket della prostituzione, dando loro assistenza legale, medica e corsi di formazione per offrire un futuro lontano dalla strada. Presente all'incontro anche Igiaba Scego (scrittrice italo-somala, impegnata nella campagna per la riforma della legge sulla cittadinanza) e Antonella Soldo, presidente dei Radicali Italiani.

Anche grazie all'evento promosso da Emma Bonino la storia di Agitu in particolare in queste ore ha già avuto un'eco importante su diverse testate di tiratura nazionale, quali Internazionale e La Stampa.

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