il caso

Agente del carcere aggredito da un detenuto

La denuncia del sindacato della polizia penitenziaria: "Queste azioni sono intollerabili, non siamo carne da macello"



TRENTO. Il Sindacato della polizia penitenziaria Sappe denuncia il caso di un'aggressione compiuta da un detenuto del carcere di Trento nei confronti di un assistente capo di polizia penitenziaria.

«Nella tarda mattinata di lunedì - racconta il segretario generale del Sappe Donato Capece - un detenuto africano, a seguito della notifica da parte di un poliziotto dell'ufficio matricola del decreto di espulsione dall'Italia, ha dato in escandescenze. Il personale di servizio è intervenuto immediatamente per cercare di bloccare il detenuto. Accompagnato nella Sezione detentiva transito, il detenuto, che era in grande stato di agitazione, ha provocato delle lesioni ad un assistente capo del Corpo intervenuto che ha riportato lesioni guaribili in 20 giorni».

«Queste aggressioni - commenta Capece - sono intollerabili e meriterebbero risposte immediate, come un congruo periodo di rigido isolamento disciplinare e l'allontanamento del detenuto in un altro carcere d'Italia. Noi non siamo carne da macello ed anche la nostra pazienza ha un limite».













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