Addizionale Irpef a Trento, «sì» del Comune

Ieri seduta straordinaria della giunta. Ora al via il confronto in maggioranza



TRENTO. Di fronte ad un bilancio sempre più magro e alla prospettiva che dalla Provincia, in futuro, di soldi ne arriveranno sempre meno la giunta comunale ha preso la decisione che ormai da tempo era nell'aria: verrà introdotta a partire già da quest'anno l'addizionale Irpef con aliquota dello 0,2%. La giunta del sindaco Andreatta lo ha deciso (in modo compatto) ieri durante una riunione straordinaria. Ora il provvedimento dovrà essere discusso in maggioranza. L'introduzione dell'addizionale Irpef (che per altro era già prevista in una bozza di manovra discussa dall'esecutivo) sarà dunque anticipata a quest'anno e dovrebbe garantire un gettito annuale di 3,3 milioni di euro. Una bella boccata d'ossigeno per le casse del comune di Trento, alla disperata ricerca di risorse dopo i tagli imposti dal patto di stabilità nazionale. Il ragionamento affrontato ieri dalla giunta comunale è il seguente: in un quadro economico instabile e delicatissimo, nel quale da Piazza Dante arriveranno sempre meno risorse e con tagli già fatti con la finanziaria 2010, margini per ulteriori interventi di contenimento della spesa non se ne intravedono. Dunque, l'unico modo per continuare a garantire un alto standard di servizi pubblici e quello di intervenire sulla leva fiscale. A questo si aggiunge che il Comune ha visto peggiorare ulteriormente il proprio quadro finanziario a causa del mancato introito dei dividendi di alcune società partecipate (3 milioni di euro) cui si aggiungono i 900 mila euro congelati dall'A22 e altri 2 milioni che non arriveranno da Dolomiti Energia e Findolomiti. Insomma, il piatto piange e la giunta ha deciso di compiere il passo dell'introduzione dell'addizionale. L'aliquota, come detto, sarà dello 0,2% con esenzione per i redditi sotto i 20 mila euro. Si procederà anche all'aumento di alcune tariffe o a togliere alcune agevolazioni alle stesse (Asis e trasporti in cima alla lista) oltre alla vendita - anch'essa già decisa - di alcuni immobili che non sono considerati strategici per l'amministrazione (uno fra tutti, l'ex sede dell'Apt ai margini di piazza Dante). Infine sì alla ricerca di sponsor per la realizzazione di alcune opere e ai bandi europei. Prima di varare ufficialmente la proposta (lunedì prossimo) la giunta dovrà avviare un confronto con la propria maggioranza. Passaggio delicato visto che alcune forze politiche hanno già manifestato contrarietà rispetto all'aumento delle tasse. Contraria anche l'opposizione che ha già preannunciato vita dura in consiglio contro l'addizionale.













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