Addio Autobruschetti, 22 licenziati

La concessionaria Volkswagen ha chiesto la messa in liquidazione


Giancarlo Rudari


ROVERETO. Autobruschetti ha chiuso i battenti e ha mandato a casa tutti i 22 dipendenti. Licenziati in tronco dopo un periodo di ferie prolungate mentre durante lo stesso periodo Autobruschetti aveva presentato in tribunale, il 26 luglio, la richiesta di messa in liquidazione della società. E' la fine per la storica concessionaria Volkswagen in città.

Una chiusura inattesa per alcuni aspetti, per altri già nell'aria da tempo. La crisi del settore auto sembra aver inciso solo in minima parte (le auto della casa tedesca contano ancora su molti clienti), mentre avrebbe pesato maggiormente una pesante situazione finanziaria alla quale la società non era più in grado di far fronte. Dunque si chiude baracca e burattini lasciando a casa i 22 dipendenti, 11 con il contratto del commercio, altrettanti con quello del settore metalmeccanico. Per loro si prospetta un anno di mobilità regionale visto che i numeri non consentono di accedere agli ammortizzatori nazionali.

«Siamo stati informati a cose fatte - afferma il sindacalista della Fim-Cisl Luciano Remorini - I titolari dell'azienda ci hanno detto che non intendono andare avanti per la crisi del mercato. Hanno provato a vendere l'azienda ma avrebbero incontrato problemi e così ci hanno invormato che proveranno a presentare richiesta per il concordato extragiudiziario evitando così il fallimento».

E la sorte dei lavoratori? «Non ci sono i requisiti per accedere agli ammortizzatori sociali. Niente cassa integrazione, due mesi di stipendi arretrati (luglio e agosto) oltre al trattamento di fine rapporto. Al momento - sostiene Remorini - possono contare su un anno di mobilità regionale. Aspettiamo 60 giorni per vedere se l'azienda liquiderà tutte le competenze, altrimenti agiremo per vie legali chiedendo il fallimento».

Chi subentrerà ora alla Autobruschetti srl? La società è per il 51% dei fratelli Claudio, Massimo e Marcello Innocenti e per il 49% della famiglia Dorigoni. E proprio la Dorigoni, concessionaria a Trento, è interessata ad aprire a Rovereto. Dove? Magari nel complesso di sua proprietà attualmente occupato dalla Franceschi auto di via Parteli. Ma altri punterebbero sul mercato roveretano riportando il marchio Volkswagen e magari anche Audi: un colosso delle auto con sede a Trento, al quale i fratelli Innocenti avrebbero voluto vendere la società e la sede di via Pasqui ma non avrebbe trovato il "gradimento" di Volkswagen Group, e un grande gruppo di Verona tra i più importanti a livello nazionale.

La partita è ancora aperta anche se sembra che le maggiori chance siano in mano alla Dorigoni di Trento. La quale, tra l'altro, avrebbe espresso la disponibilità a riassumere, almeno in parte, gli ormai ex dipendenti Autobruschetti.













Scuola & Ricerca

In primo piano