Accordo alla Marangoni salvati i 320 posti di lavoro

L’impegno dell’azienda, disposta a investire in nuove tecnologie, è fino al 2016. Cerutti (Cgil): «Difronte ad eventuali esuberi scattano i contratti di solidarietà»



ROVERETO. La Marangoni Spa manterrà l’attuale organico di 320 dipendenti fino al 2016 impegnandosi a mantenere la sede legae, operativa, commerciale e p4roduttiva fino al 2024. Inoltre sono stati formalizzati i contratti di solidarietà da un minimo di trenta fino ad un massimo di settanta esuberi. Sono questi i punti più significativi dell’accordo sottoscritto dall’assessore provinciale Alessando Olivi, dall’azienda roveretana e dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Un accordo, che ha visto impegnato in prima persona l’assessore provinciale, che «assume un significato particolare visto che riguarda una delle aziende “storiche” del Trentino. Si tratta - ha affermato Olivi - di un programma di innovazione, condiviso dal sindacato e dall’imprenditore, che impegna l’azienda a continuare ad operare in città, a migliorare le proprie produzioni e ad inaugurare una stagione di consolidamento e di sviluppo con ricadute significative per l’intera comunità roveretana».

Il mantenimento dell'attuale dimensionamento occupazionale, aggiunge l’esponente della Provincia «rappresenta una positiva ed unica esperienza di applicazione mirata e non burocratica delle politiche provinciali d’ incentivazione. A maggior ragione in un momento nel quale anche l’economia trentina presenta segnali di forte preoccupazione, rappresenta un passaggio davvero importante quanto sottoscritto grazie al responsabile coinvolgimento delle parti sociali e all'assunzione di precisi impegni da parte dell’azienda per quanto riguarda il miglioramento tecnologico e la qualità del prodotto».

L'accordo è stato siglato tra l'assessore Alessandro Olivi, la Marangoni Spa rappresentata dal direttore Mario Balzarini, e il sindacato di categoria con Mario Cerutti della Filtem Cgil, Corrado Dalvit della Femca Cisl e Alan Tancredi della Uiltec Uil. L'accordo a procedura negoziale riguarda un progetto di ricerca applicata relativo "all’utilizzo di nuove tecnologie nel processo di lavorazione dei pneumatici ricostruiti per autocarri e per l’adeguamento ai nuovi standard ambientali e di sicurezza dei pneumatici nuovi", in cui l’azienda investirà 4.860.000 euro ottenendo un contributo di 1.633.500,00 euro. Una complessa trattativa tra l’azienda e i sindacati si è dunque conclusa con una responsabile convergenza sugli obiettivi del progetto e della conseguente salvaguardia dell’occupazione nello stabilimento roveretano. L'azienda si è inoltre impegnata ad affrontare eventuali situazioni di crisi non prevedibili che dovessero presentarsi in futuro attraverso l'utilizzo dei contratti di solidarietà.

«Con questo accordo non abbiamo risolto tutti i problemi della Marangoni ma sicuramente questa rappresenta una tappa importante perché per 24 mesi non si arriverà a licenziare nessuno» afferma Cerutti. Che continua: «Finalmente, e la cosa non era assolutamente scontata, è passato il principio di solidarietà a tutto tondo con la provincia che sostiene il progetto occupazionale. Se al termine della cassa integrazione straordinaria a novembre l’azienda denuncerà esuberi strutturali c’è ora l’impegno formale per applicare i contratti di solidarietà da un minimo di 30 fino a 70 esuberi».(g.r.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano