Accoltellato a morte Inchiesta per omicidio

Per ora la Procura ha indagato un giovane solo per ricettazione di un’auto ma i carabinieri avrebbero ricostruito i fatti: all’origine una lite a un picnic


di Luca Marognoli


TRENTO. Sono ancora molti gli interrogativi che avvolgono la vicenda dell’accoltellamento mortale di Dasindo, in cui ha perso la vita Nichita Nicolae, 22 anni, moldavo giunto a Trento solo un paio di settimane fa. Il dramma è avvenuto sabato sera, poco dopo le 21 nell’area attrezzata “Le porcil”, dove un gruppo di connazionali aveva deciso di fare una braciolata assieme. Colpito all’addome, il giovane è morto domenica mattina, all’alba, all’ospedale Santa Chiara. Dopo l’episodio, era stato identificato e posto in stato di fermo Evghenii Paraschiv, 25 anni, macellaio residente da diversi anni in Bassa Vallagarina, per il solo reato di ricettazione di un’auto rubata, quella che avrebbe usato per portare Nicolae, che tutti chiamavano Niku, sulla strada più vicina dove chiedere aiuto.

Sull’uomo si concentrano però le verifiche dei carabinieri, coordinati dal pm Marco Gallina, che ieri hanno sentito tutti e sette i testimoni della vicenda. Il procuratore capo Giuseppe Amato ha spiegato ieri che la coltellata fatale sarebbe partita durante un litigio, del quale non è stato ancora chiarito il motivo. Da capire con precisione anche le modalità del ferimento: se ci sia stata un’aggressione autonoma o se l’individuo che aveva in mano il coltello abbia colpito Nicolae dopo essere intervenuto per separare altri litiganti.

La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio volontario, sul quale però allo stato attuale non figura alcun nome. Le testimonianze dei presenti avrebbero tuttavia permesso agli investigatori di farsi un’idea precisa sull’accaduto ed è probabile che stamane vi siano nuovi sviluppi della vicenda.

Quello che è certo è che per i carabinieri sono stati due giorni di indagini serrate, mirate a fare chiarezza su cosa sia realmente successo sabato sera nei boschi vicino a Dasindo. Ieri pomeriggio l’avvocato Nicola Degaudenz, legale di Paraschiv, ha incontrato il suo cliente in carcere e stamane, alle 11.30, lo accompagnerà all’udienza di convalida dell’arresto.

Ma torniamo alle 21 di sabato scorso. Secondo gli investigatori oltre alle braciole si sarebbe consumato anche molto alcol nell’area per i picnic. Sta di fatto che, d’improvviso, è nato un alterco, che avrebbe visto il coinvolgimento di più individui. A un certo punto è spuntato il coltello, che stando alla ricostruzione sarebbe stato quello usato da Paraschiv per le braciole. Proprio quest’ultimo - sempre secondo la ricostruzione dei militari - avrebbe cercato aiuto per il ferito, che sarebbe stato un suo amico d’infanzia. Secondo l’accusa il 25enne avrebbe portato Niku fino ad un luogo vicino al centro abitato, dopo avere percorso circa 5 chilometri: l’avrebbe trascinato fuori dalla vettura incitandolo a resistere, mentre quello gridava per il dolore. Poi avrebbe spostato l’auto portandola in un luogo separato a breve distanza per tornare subito dopo dall’amico. Chi era nei dintorni ha chiamato i soccorritori del 118, che hanno trovato l’uomo in gravissime condizioni e l’hanno trasportato al Santa Chiara.

Nichita Nicolae era arrivato da due settimane a Trento e abitava a Melta di Gardolo con gli zii. Domenica era atteso a pranzo proprio da loro, che avevano preparato per lui un pranzo di benvenuto.

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