A Roncone rinasce il Battaglione Judicaria

Dopo 530 anni si sono riunite le Compagnie degli Schützen Val di Leder, Arco Vezzano, Roncon, Rhendena e Tre Pief: presenti 150 cappelli piumati


di Walter Facchinelli


RONCONE. Ventiquattro Compagnie Schützen del Tirolo storico e trecento cappelli piumati erano presenti ieri a Roncone per la rifondazione del “Battaglione Judicaria”, comandato da Mattia Bonapace, comandante della Schützen Compagnie Roncon.

Dopo 530 anni le Compagnie Schützen Val di Leder, Arco, Vezzano, Roncon, Rhendena e Tre Pief, formate da 150 cappelli piumati dell’antica Judicaria Summa Laganensis, si sono unite nel “Battaglione Judicaria”, il primo del Welschtirol.

Sabato gli Schützen erano nel cimitero monumentale di Bondo e la Schützenbezirk Landeck ha reso suggestiva la commemorazione dei Caduti sparando a salve.

A Roncone, moltissimi Schützen, Keiserschützen e “Schützen lehrerin”, accompagnati da tre formazioni musicali, tra queste la locale “Böhmische Judicarien” che ha accompagnato la messa, hanno sfilato per il paese, affiancati dall’ex comandante provinciale Pius Leitner, dal consigliere Walter Kaswalder e dal sindaco di Sella Giudicarie Franco Bazzoli e di Calliano Lorenzo Conci.

Don Celestino Riz, parroco dell’Unità Pastorale Cristo Acqua Viva, che in ladino ha salutato gli Schützen di Fassa, ha celebrato la santa messa e inneggiato alla Trinità «come fonte di progresso, diversità, fratellanza, amicizia e rispetto, ingredienti della gioia di stare insieme».

Il sindaco Franco Bazzoli ha detto che «è necessario che la memoria e le nostre radici diventino strumento di coscienza civile nel presente. Pace, accoglienza e convivenza esigono un impegno quotidiano, una conquista che si consolida ogni giorno».

Il Comandante Mattia Bonapace ha spiegato che «per secoli le genti di questi luoghi facevano parte del popolo tirolese, anzi ne fanno parte tuttora». La bandiera dello storico “Battaglione Judicaria”, dipinta da Danilo Pozzati e custodita dalla madrina Maria Tonelli, nel lato storico-religioso raffigura la Battaglia di Calliano del 1487 «quando fece la sua prima comparsa», con San Vigilio e Roberto Sanseverino al soldo di Venezia, quando le forze imperiali e tirolesi, giudicariesi compresi, sconfissero la Serenissima Repubblica di Venezia. Sul lato araldico al centro lo stemma di Massimiliano I d’Austria, affiancato dagli stemmi delle sei Compagnie Schützen.

Mattia Bonapace ha chiuso la cerimonia affermando «Sono tirolese. Dio protegga il Tirolo».

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