«A Roncone il lago sta sparendo»

L’allarme di Daniele Costantini che chiede di aumentare gli afflussi d’acqua nel bacino


di Aldo Pasquazzo


SELLA GIUDICARIE. Il lago patrimonio della Valle del Chiese, meta di concittadini ma anche di turisti, sta lentamente prosciugandosi. Lo sostiene Daniele Costantini che quindici mesi fa sembrava dovesse candidarsi a sindaco di Sella Giudicarie, rinunciando poi all’ultimo momento. Ora, il figlio d'arte (vive in Veneto ma suo padre Battista a Roncone era stato sindaco per più legislature) torna con uno scritto ad occuparsi del suo territorio. E lancia l’allarme per il lago. Poco a valle dell’abitato, si è formato per lo sbarramento alluvionale del torrente Adanà. In passato era grande circa il doppio (oggi è 310 metri di lunghezza per 110 di larghezza e 4 di profondità); nel XIV secolo venne fatto oggetto di canalizzazioni per guadagnare terreno coltivabile ed è solo da pochi decenni che il suo processo di eutrofizzazione si è notevolmente rallentato, grazie anche alla realizzazione di un emissario. Nella sua porzione settentrionale il catino si trasforma in una circoscritta zona paludosa, oggi protetta in qualità di biotopo provinciale, che in estate si colora del rosa del garofanino d’acqua e del fucsia della salterella.

Anche nel lago di Roncone, così come lungo l’intera Valle del Chiese, la specie caratterizzante è la trota fario. Nel lago inoltre si possono trovare svariate specie di pesce tra cui carpe (che possono raggiungere anche i 7/8 kg di peso), persici,alborelle, cavedani e, grazie al lavoro svolto dall’ associazione pescatori negli ultimi anni attraverso delle semine, l’ ambito luccio. In questo periodo però versa in condizioni penose, con parte significativa dell’alveo in secca.

Per questo Costantini chiede alle autorità competenti interventi immediati al fine di impedire la sua scomparsa. Valutando l’opzione di apportare, tramite una canalizzazione dal torrente Adanà, una maggiore quantità d’acqua.













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