A nuovo la Strada degli Artiglieri

Domani la riconsegna ufficiale alla comunità della via-monumento, con le 105 lapidi restaurate


di Paolo Trentini


ROVERETO. Le lapidi lungo la strada degli Artiglieri tornano a risplendere. Collocate lì a ricordo degli artiglieri decorati da una Medaglia d'Oro al valor militare a partire dalle guerre risorgimentali in avanti, da molti anni giacevano in condizioni a dir poco precarie causa il passare del tempo inesorabile e l'esposizione costante agli agenti atmosferici, ma anche l'avanzare della vegetazione lungo i bordi della carreggiata e ripetuti atti vandalici.

La strada comincia poco sotto castel Dante, e termina dopo quattro chilometri nell'area monumentale in località “Costa Violina”, dove si trova un pezzo di artiglieria e la caverna in cui il 16 maggio 1916 venne catturato dagli austriaci il sottotenente Damiano Chiesa. Nel mezzo giacciono 105 lapidi in pietra recanti i nomi di 228 valorosi artiglieri caduti nelle battaglie, e da molto tempo la circoscrizione Lizzana ne chiedeva il recupero. Due anni fa il finanziamento di circa 100 mila euro e l'anno scorso l'inizio dei lavori. In poco più di un anno i restauri sono terminati e domani le lapidi saranno restituite alla città con tutte le celebrazioni del caso con ritrovo alle 11.30 alla baita degli Alpini: «Accogliamo questi lavori con soddisfazione - spiega il presidente della circoscrizione Lizzana Maurizio Migliarini - ed è positivo che sia stata presa in considerazione una richiesta fatta a più riprese, tanto che personalmente ho consegnato ai progettisti che si occupano del restauro documenti e studi sulla storia delle lapidi e dei soldati che vi sono citati, ma anche dal corpo degli Alpini e dalla popolazione locale». Accanto alle lapidi non mancano cartelli esplicativi, ma non tutte le pietre, però, domani saranno al loro posto. I lavori, che hanno compreso anche il rifacimento dei muri di sostegno a contorno della strada e terminati in leggero ritardo causa prolungarsi delle operazioni di restauro, hanno rivelato che alcune lapidi erano piuttosto malconce. Due sono state smontate, un altro paio sono crollate e andate in frantumi. L'avanzare della vegetazione e il peso del terreno hanno progressivamente fatto staccare le lapidi o parti di esse. Bisognerà quindi ricostruirle e attendere ancora qualche mese affinché tutte le pietre commemorative tornino al loro posto. Il tempo di effettuare una variante puntuale da parte della giunta per finanziare il nuovo restauro e pure la piccola chiesetta di Santa Barbara troverà nuovo splendore. All'inizio della strada si trova infatti anche una piccola nicchia con un altare; grazie ai soldi risparmiati dal ribasso d'asta, sarà possibile finanziare anche il restyling della chiesa.

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