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È pericoloso, addio al cedro di 90 anni

Ha dominato per decenni l’ospedale militare, ora l’asilo Rodari. Sarà ridotto da 32 a 5 metri: nel suo tronco una casetta



TRENTO. Per decenni ha offerto la sua ombra ristoratrice ai malati ricoverati nell’ospedale militare di via Giovanelli, realizzato nel 1891 e infine “sostituito” dall’attuale asilo Rodari.

Sono iniziate ieri pomeriggio le operazioni di taglio del grande cedro che domina il giardino della scuola d'infanzia. Alto 32 metri, con una circonferenza del tronco di 5,40 metri, il vecchio cedro (la sua età sfiora i novant'anni), è stato in passato a più riprese sottoposto ad interventi per garantirne la sicurezza e la resistenza.

Addio al cedro della scuola materna: "E' pericoloso, va abbattuto"

Ha dominato per decenni l’ospedale militare, ora l’asilo Rodari. Sarà ridotto da 32 a 5 metri: nel suo tronco una casetta (foto Panato) - L'ARTICOLO

Purtroppo le ultime prove della verifica della stabilità della pianta hanno rilevato una situazione di non sicurezza in caso di vento o neve e hanno costretto i tecnici dell'ufficio parchi e giardini del Comune ad intervenire.

Un intervento deciso e messo in atto a malincuore, vista l’importanza anche storica dell’albero.

Per preservare la memoria di una pianta alla cui ombra hanno giocato migliaia di bambini - e prima hanno riposato centinaia di soldati - e per dare anche ai prossimi alunni delle Rodari la possibilità di crescere accanto al vecchio cedro, la pianta sarà tagliata a 5 metri di altezza e, compatibilmente con le condizioni del tronco, al suo interno, largo 1,80 metri, si cercherà di realizzare una casetta.

I lavori sono iniziativi ieri, subito dopo pranzo, ma proseguiranno a oltranza, finché non saranno conclusi. È entrata in azione una squadra di operai specializzati, dotata di gru: i rami più grossi sono stati tagliati ad uno ad uno, imbragati e calati fino a terra.

L’altezza della pianta impone un’attenzione particolare, oltre che mezzi adatti ad affrontare un intervento simile senza rischiare di causare danni a persone e cose.

La trasformazione in casetta richiederà poi ulteriore tempo e dedizione: si tratta di capire, per prima cosa, se l’intervento sia fattibile dal punto di vista tecnico, in considerazione dello stato in cui verserà la pianta dopo il taglio. Si farà di tutto, però, per portare a termine il progetto, per lasciare una testimonianza duratura del grande cedro. Che continuerà a vivere, anche se con una forma diversa: entrando nella memoria di nuove generazioni sotto forma di luogo dove passare momenti di gioco in un ambiente senza dubbio straordinario.

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