TRENTO

Tre ipotesi per il contagio di Sofia

Un errore sanitario in reparto è ritenuto la causa più probabile: sospetti sull’uso delle cannule per l’accesso venoso



TRENTO. Un errore nell’utilizzo delle cannule che consentono l’accesso venoso. È una delle ipotesi che potrebbero spiegare il contagio della piccola Sofia Zago, 4 anni, la bambina di Trento morta di malaria dopo un ricovero all’ospedale Santa Chiara di Trento. Sia lei che le piccole pazienti provenienti dal Burkina Faso (malate di malaria) avevano una cannula per l’accesso venoso e tra le varie possibilità c’è anche quella che la trasmissione del plasmodium falciparum. 

Tre ipotesi per il contagio

Il contagio della malaria avviene per via ematica e quindi nel caso delle bambine ricoverate nel reparto del Santa Chiara si possono fare queste ipotesi: un contatto tra le bambine; un errore o una leggerezza nelle procedure mediche; la presenza di una zanzara che abbia potuto agire come vettore.

 













Scuola & Ricerca

In primo piano