VIOLENZA SULLE DONNE

Tentò di uccidere la compagna, condannato a 6 anni

Lei voleva lasciarlo. Lui, un tunisino di 40 anni, l’aveva sfregiata e colpita con una lametta e dei cocci di vetro



TRENTO. L’aveva minacciata di morte e poi l’aveva colpita prima con una lametta poi con dei cocci di una bottiglia. Sfregiata al viso e con possibili danni permanenti all’occhio, all’orecchio e al braccio.

Era l’inizio di febbraio quando la donna sfigurata e ferita era stata soccorsa nel suo appartamento a Trento sud dai sanitari mentre i poliziotti della volante arrestavano - dopo averlo trovato nascosto in una cantina con i vestiti ancora sporchi di sangue - l’aggressore, il compagno della donna.

Ieri l'uomo è stato condannato in abbreviato a sei anni di reclusione per tentato omicidio. Al termine dell’udienza C.B., tunisino di 40 anni, è stato riaccompagnato in carcere, mentre la donna, molto provata, è tornata a casa, dalla sua bambina.

Il giudice Miori ha concesso alla vittima - che nel procedimento si era costituita parte civile con l’avvocato Chiara Sattin - una provvisionale di 20 mila euro che l’uomo (difeso da Angelica Domenichelli) si è impegnato a versare. Ma al momento non è possibile definire il risarcimento definitivo perché non c’è ancora una prognosi finale per la donna. Lo sfregio sulla guancia le resterà sempre, ma ancora non è chiaro se i danni che ha riportato all’occhio, all’orecchio e al braccio (danni funzionali) siano permanenti o meno. 













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