il ricordo

«Tarcisio Grandi un uomo vicino agli ultimi»

Nelle parole di Caro Bridi il ritratto dell’uomo che ha saputo essere concretamente vicino agli oppressi


di Carlo Bridi


TRENTO. Di Tarcisio Grandi molti ricordano la grande passione per la politica, e il suo grande senso delle istituzioni, ma pochi ricordano un aspetto molto importante dell’uomo Tarcisio Grandi: la sua grande sensibilità per i più poveri, per gli ultimi.

Sotto la sua presidenza al Giunta Regionale ha svolto una importante attività nel campo della solidarietà internazionale. Pur non essendo un uomo molto coraggioso, lo ricordiamo disperato nel West Nile Ugandese quando in piena notte fummo svegliati da una colonna di carri armati che passava davanti a casa nostra per andare ad invadere il vicino Sud Sudan, ha accolto di buon grado l’invito dell’Ong Acav di visitare di persona i progetti che aveva finanziato, così venne per ben due volte in Africa.

Una volta in Uganda ad inaugurare un importante progetto che lui aveva finanziato nel West Nile Ugandese, per la realizzazione di una scuola professionale, ed in Mozambico dove aveva finanziato come Regione un progetto per dare acqua potabile, cioè speranza di vita a migliaia di persone.

In una intervista rilasciata in occasione del ventennale dell’Acav a proposito delle impressioni riportate in quei viaggi ha dichiarato: “Ho visto i volti scavati dalla sofferenza, campi di profughi dove erano relegati in miseri spazi privi di ogni cosa, oppressi e indifesi che traevano ristoro dal lavoro dei nostri volontari”.

Ebbene, egli sapeva commuoversi in questi momenti a dimostrazione della sua grande sensibilità umana. Ma da grande uomo della cultura egli sostenne convintamente ben 3 convegni internazionali che abbiamo organizzato come Acav nella seconda metà degli anni ottanta.

Grazie alle sue conoscenze, a quelle del compianto prof. Vittorio Staudacher e alle nostre arrivarono a Castel Ivano i più grandi nomi della cooperazione internazionale dal premio Nobel Rita Levi Montalcini, ai più grandi profeti del terzo mondismo cominciando dalla signora Matilda Raffa Cuomo moglie del sindaco di New York, all’avvocato indiano per la tutela dei diritti umani della Corte Suprema Shadana Ramachandra, al prof. Antonio Papisca direttore del Master europeo in diritti umani, per fare solo alcuni nomi. In tutte le occasioni.

Grandi sapeva essere perfettamente a suo agio e fece conoscere la Regione e il volontariato internazionale trentino a tutto il mondo. Con il suo fare gentile e pensoso lui ha sempre saputo incoraggiare sostenere affiancare chi proponeva progetti coraggiosi a favore degli ultimi. Ora, di certo troverà chi lo ricompenserà da buon cristiano per il tanto bene che a fatto a favore di chi non aveva nulla. Grazie Tarcisio, grazie presidente.













Scuola & Ricerca

In primo piano