VAL DI FASSA

Sass Pordoi, il viaggio nel «vuoto» di Pablo conquista il web 

La corsa di prova (a 160 metri) raccontata in un video: «Lo faccio per lavoro, ma la vista è fantastica lo stesso»



TRENTO. Duecentomila persone ogni anno (150 mila d’estate e 50 mila d’inverno), salgono con la funivia ai 2.950 metri del Sass Pordoi. Ma pochissime tra loro sanno cosa accade al mattino presto, prima che l’impianto a fune apra le porte a turisti provenienti dal tutto il mondo per ammirare il panorama dalla Terrazza delle Dolomiti. Lo sa bene invece lo spagnolo Pablo Alvarez, 39 anni, arrivato per amore 8 anni fa in Val di Fassa (dove ha visto per la prima volta la neve) che su quella funivia, d’estate, sale puntuale verso le 8, non appena il caposervizio Andrea Zanet dà il benestare a lui e ai colleghi per “La prima corsa del mattino”.

Si tratta di un viaggio di prova (previsto dal regolamento) che richiede la salita dell’operatore su un carrello sopra la funivia, accanto alle funi, ad un’altezza che in alcuni punti raggiunge i 160 metri da terra. Un viaggio che è diventato virale sui social media (ripreso anche da alcune testate giornalistiche nazionali) grazie a un video realizzato dai giornalisti Andrea Selva ed Elisa Salvi e diffuso dall’Apt della valle di Fassa. Il video - pubblicato anche sulla pagina web del Trentino - racconta il viaggio quotidiano di Pablo che ogni mattina sale la scaletta metallica che porta alle funi e parte verso il Sass Pordoi: «Nella prima corsa - spiega Pablo - controllo rulli, funi e il resto dell’apparecchiatura, tutto deve funzionare alla perfezione perché la sicurezza sugli impianti è fondamentale». Durante queste operazioni (che si effettuano in ogni funivia) Pablo ha anche l’opportunità di ammirare da vicino la roccia dolomitica che si avvicina durante la salita e soprattutto lo straordinario paesaggio: «Le mattine che mi piacciono di più - dice - sono quelle in cui supero il mare di nuvole che sovrastano il Passo Pordoi e arrivo in cima con il cielo terso». Pablo, che naturalmente non soffre di vertigini, considera questo lavoro un privilegio. È arrivato in Fassa grazie alla moglie, conosciuta una decina d’anni fa quando lavoravano entrambi alle Canarie. La coppia ora vive a Penia con i due figli. Pablo per un paio d’anni ha lavorato come manovale, imparando più il ladino che l’italiano, poi ha trovato posto sugli impianti di risalita della valle di Fassa: d’inverno sugli impianti delle piste da sci e d’estate sulla funivia del Sass Pordoi.

GUARDA IL VIDEOSUL SITO DEL TRENTINO

WWW.GIORNALETRENTINO.IT













Scuola & Ricerca

In primo piano