Urban festival, ora tocca ai giovani 

Terza edizione, più “autarchica”: niente artisti di strada, più spazio e gruppi e associazioni per far rivivere il centro storico



ROVERETO . Sabato sera la città sarà tutta per loro. È l'Urban festival, alla terza edizione estiva; sarà ancora più "autarchico", nel senso proposte e iniziative verranno tutte da gruppi, associazioni giovanili, finanche da singoli ragazzi. Non ci saranno gli artisti di strada che avevano caratterizzato le edizioni precedenti, in compenso riceveranno ancora più visibilità i giovani. Quelli ai quali la manifestazione è dedicata, e che hanno risposto numerosi alla proposta lanciata da Elisa Colla, consigliera delegata alle politiche giovanili, e dagli uffici comunali. Colla gioca ironicamente con la storia e con i luoghi comuni su Rovereto, nel definire il festival di sabato, che sarà "la presa del centro storico". «Il 14 luglio è la "presa della Bastiglia", a Rovereto sarà la "presa del centro storico". Si sente dire che Rovereto offre poco a ragazzi e ragazze, che c'è poco. Con l'Urban Festival invece vogliamo dare visibilità a chi opera nella nostra città, spesso sotto traccia. Non è vero che Rovereto è morta, vogliamo rendere visibile tutto quanto c'è e valorizzarlo, in modo strutturato, con questo evento. Con il quale uniamo da una parte il bisogno da parte dei giovani di avere una città che sentono propria, dall'altra la necessità di animare il centro storico». L'altra esigenza di tanti giovani è di sentirsi liberi di divertirsi senza la paura di subire le lamentele per il vero o presunto rumore: per questo sabato ci sarà una proroga e l'evento si concluderà all'una, iniziando alle 18. «È l'unico evento in tutto l'anno, invitiamo a chiudere un occhio, anche perché un centro animato è un centro più sicuro», dice Colla. Nel fitto programma si distinguono tre iniziative nate da idee di singoli o gruppi informali. Si tratta dell'"Urban show" che si terrà in piazza Loreto (dalle 19.30 alle 22.30) dove i ruoli verranno invertiti: i giovani terranno degli interventi culturali (stile Ted talk) intervallati dalla musica dei Bruschetta Brothers (combo composto da professori universitari). In largo Foibe ci sarà un "laboratorio di scrittura urbana", dove si potranno scrivere delle poesie sulle sedie (realizzate in un progetto con i richiedenti asilo; i manufatti andranno poi a Comunorto, Smart lab, campo di Marco, cortile urbano). L'ex catasto diventerà invece una hip & hop arena con gli Urban Therapy. E poi ancora street dance in via Mazzini, laboratori di serigrafia con la Girella in largo Foibe, danza al cortile urbano, writers in via Roma, sport in via Tartarotti, giochi in piazza Erbe, musica in via Mercerie e in piazza Malfatti, andando a collegarsi alle Summer Session. Grazie alla collaborazione con l'Unione commercio diversi ristoranti e bar aderiranno al festival, proponendo panini e piatti dedicati all'Urban festival. (m.s.)

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