Un circuito ciclopedonale per collegare le aree verdi 

Da domani si lavora alla realizzazione del sottopassaggio di via Pinera a Marco È un tassello di un tracciato che dalla zona sportiva arriva fino a Mori Ferrovia


di Robert Tosin


ROVERETO. La logica sottesa è quella del parco diffuso, di cui l’intervento del sottopassaggio ciclopedonale di via Pinera è solo un tassello che servirà per collegare un circuito che, una volta finito, eviterà di toccare o attraversare strade trafficate per un tracciato di 3 chilometri che va dal campo sportivo fino alla stazione di Mori Ferrovia e che in prospettiva proseguirà anche nella parte dei Lavini a est della statale. Sono a buon punto i lavori che a Marco vedranno un collegamento diretto tra la zona sportiva e il parco di via Dolni Dobrouc, attraverso un sottopasso ciclopedonale largo 3 metri. «Abbiamo anche ritoccato il progetto - spiega l’assessore Beppino Graziola - in modo da inclinare l’inserimento sotto la strada sia per tutelare le piante che corrono lungo via Pinera sia per rendere più agevole il percorso e la curva nelle uscite del tunnel».

Il disegno complessivo lo ha spiegato invece l’assessore Carlo Plotegher. «È un ragionamento che parte da lontano e nasce dal fatto che una comunità come Marco da 3 mila abitanti non può avere solo un parchetto di dimensioni minime. Eppure siamo nelle condizioni di non potere avere un’area abbastanza ampia per realizzare un grande giardino altrove. Per questo abbiamo pensato di collegare tutte quelle aree che potenzialmente possono diventare spazi di svago e di incontro, garantendo la sicurezza a famiglie e bambini tenuti lontano da strade trafficate. Il primo tassello è proprio questo del collegamento dell’area sportiva con il piccolo parco che c’è al di là di via Pinera, garantendo una mobilità protetta. Poi la ciclo pedonale proseguirà, attraverso la campagna fino all’altezza della stazione di Mori Ferrovia e fino alla Favorita. Il tracciato è già stato deciso, così come la definizione delle proprietà edificiali e il finanziamento. La pista a quel punto potrà innestarsi senza problemi nella rete principale già esistente che viaggia da nord a sud. Infine, grazie ai percorsi già esistenti all’interno dei Lavini si viene a creare un circuito di circa 3 chilometri attraverso il quale muoversi senza attraversamenti pericolosi o auto tra i piedi.

«A questo - dice Carlo Plotegher - aggiungiamo l’area verde che sta sopra il campo sportivo: in questi giorni è stata ripulita e liberata dalla vegetazione e di fatto rientrerà in questo anello verde che speriamo la primavera prossima di poter già utilizzare».

Non è ancora stato definito, invece, ma è comunque nei pensieri, l’ipotesi di un altro percorso di trekking che possa ampliare il circuito. In questo caso si tratta di sfruttare l’attuale sottopasso della statale a est del campo sportivo per entrare nel cuore dei Lavini. Lì esiste un percorso già segnato che porta fino ai laghetti di Marco e che potenzialmente diventerebbe un ottimo tracciato per passeggiate ed escursioni. A tutto questo va aggiunto un altro piccolo parco, che verrà realizzato proprio in margine al sottopasso di via Pinera. Viene ricavato da un accordo di perequazione con la proprietà che a breve realizzerà una palazzina nelle adiacenze: l’accordo prevede anche la realizzazione di un’area verde di oltre mille metri quadrati che sarà a disposizione del pubblico. Un neo c’è: si sperava nella realizzazione di un piccolo campo in sintetico vicino al campo in erba naturale, ma non ci sarà più spazio. Per ora, il giardino pubblico ha vinto sul campetto da calcio.













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