Tutti vogliono il mercatino “lungo” 

Le associazioni di categoria hanno scritto a Valduga: chiedono un incontro urgente e la proroga fino all’Epifania


di Luca Marsilli


ROVERETO. La risposta della giunta Valduga ad Agostino Carollo è stata perentoria: il mercatino si chiuderà il 24 dicembre, come previsto dal bando. Decisione presa a suo tempo e “non trattabile”, anche perché proprio la previsione di quelle date nel bando costringe ad osservarle. Un prolungamento fino al 6 gennaio altererebbe le condizioni di gara: qualcuno potrebbe non avere partecipato proprio per quella limitazione.

Ma adesso la stessa risposta sindaco e giunta dovranno darla anche a tutte le associazioni di categoria, e diventa un po’ più complicato. Ieri Unione Commercio (che ha steso materialmente il documento), Confcommercio, Confesercenti, Associazione artigiani, Asat, Apt e Consorzio RoveretoInCentro hanno inviato una lettera al sindaco Valduga. Chiedono urgentemente un incontro per sostenere le mille e una ragioni che suggeriscono un prolungamento del mercatino fino al 6 gennaio. Sono le stesse già sostenute da Carollo: non ha alcun senso chiudere il mercatino proprio durante le vacanze di Natale, quando con scuole chiuse e settimane bianche, massimo è il flusso di turisti in Trentino. La differenza di date rispetto a tutti gli altri in provincia rende inoltre difficile far entrare Rovereto nei pacchetti dei tour operator e quindi del turismo organizzato proprio sulle visite ai mercatini. In definitiva, oltreché per chi gestirà le 50 casette nelle piazze della città, la rinuncia a quei 10 giorni di mercatino sarebbe una grave perdita per tutta la città. Ed anche una perdita che si ripercuoterà sui prossimi anni, perché una volta che si esce dal giro dei tour, rientrarci è difficilissimo.

Sullo stesso tema, e con gli stessi argomenti, anche una interrogazione di Marco Zenatti, anch’essa depositata ieri, che sostanzialmente chiede al sindaco la stessa cosa, oltre alle ragioni per cui si è deciso, unici in provincia, di “accorciare” il mercatino. Zenatti aggiunge anche un’altra considerazione: oltre a non essere un valore aggiunto, in chiave turistica il mercatino chiuso rischia di diventare un danno per le piazze della città. Visto che pare improbabile che ci sia qualcuno che smonta tutto il giorno di Natale e in ogni modo sotto le feste, il rischio concreto è che le casette chiuse e abbandonate restino comunque nelle piazze fino a dopo l’Epifania. Dando una immagine di degrado e mestizia a quei turisti che comunque verranno a Rovereto, magari per la gita di un giorno mentre sono in vacanza sulla neve degli altopiani. E vanificando anche l’unico ragionamento - liberare le piazze per la sosta - che potrebbe in qualche modo spiegare la fine anticipata del mercatino.

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