Tribunale, si è insediato il nuovo presidente 

Giulio Adilardi, 51 anni, arriva dal Csm. «Il primo problema da risolvere è la carenza di personale»



ROVERETO . Si è insediato da qualche giorno nel suo nuovo ufficio al primo piano del palazzo di giustizia Giulio Adilardi, neo presidente del tribunale. Uno dei presidenti più giovani d’Italia, classe 1966, romano, con un ricco curriculum alle spalle. A lui toccherà ora occuparsi della difficile partita del personale amministrativo, in vista di passare per competenza dallo Stato alla Regione. Ma manca tuttora il protocollo tra Regione e ministero della giustizia, pertanto la situazione è di sostanziale stallo. Adilardi arriva dal Consiglio superiore della magistratura, dove assolveva molti incarichi, anche di rappresentanza e raccordo a livello europeo. Ma prima del Csm, il giudice Adilardi ha conosciuto bene Trento. «Sì, si sono stato per dieci anni al tribunale, giudice civile ma anche gip e giudice del riesame, ho anche coordinato la sezione distaccata di Cles». Poi venne trasferito a Velletri, come giudice civile in uno dei tribunali più intasati d'Italia, stretto tra una pianta organica insufficiente e un territorio di competenza molto vasto. Poi passò al Csm come magistrato addetto alla segreteria generale. «Un ruolo di staff, operavo anche nel settore disciplinare, mi occupavo del regolamento interno del Csm, delle assegnazioni degli incarichi e anche delle nomine dei capi degli uffici. Seguivo anche i rapporti internazionali del Csm, rappresentandolo nella rete europea dei consigli superiori di tutti i paesi europei. Seguivo le relazioni con i consigli superiori e i ministeri di giustizia e delegato del vicepresidente per le relazione internazionali di istituzionali. Mi sono occupato dei progetti finanziati dall'Ue in ambito di giustizia. Ho coordinato 70 magistrati italiani e 40 francesi per un progetto in Kosovo, con seminari di training per aiutare la magistratura kosovara a raggiungere gli standard europei». Adilardi è “giovane” per gli standard italiani, «ma persino “vecchio” rispetto ai colleghi europei» chiosa. A Rovereto, il presidente Adilardi farà il giudice civile. «È il settore che ha più bisogno di supporto. E poi in un piccolo tribunale tutti devono fare un po' di tutto». A breve, quando il giudice Carlo Ancona andrà in pensione, servirà una riorganizzazione complessiva degli uffici. «Dovremo evitare accentramenti di ma anche scoperture. Il problema più grave ora è la carenza di personale amministrativo, abbiamo un organico con una scopertura tra il 30% e il 50%. Più è piccolo tribunale, più le carenze di personale hanno impatto. Sarà inevitabile andare in sofferenza, fino a quando non saranno risolti i problemi di personale per fornire un servizio adeguato».













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