Sorpassa con la moto, muore sotto l’autobus 

La vittima è Maurizio Zanni: superava le auto in colonna quando ha perso  il controllo della Yamaha. Finito sotto il mezzo è stato trascinato per metri


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Uno scarto improvviso mentre sorpassa le auto in colonna al sottopasso della Favorita, la moto che perde aderenza sull’asfalto e si piega pericolosamente a sinistra. Esattamente nel momento in cui dall’altro lato stava arrivando un autobus di linea diretto a Riva del Garda. Un ostacolo insormontabile contro il quale è andato a schiantarsi Maurizio Zanni, 39 anni, originario della provincia di Caserta e residente a Mori. L’impatto è stato violentissimo e per il quarantenne non c’è stato nulla da fare. Il suo corpo è finito sotto l’autobus che l’ha trascinato per alcuni metri prima di fermarsi sul ciglio della strada sotto gli occhi terrorizzati dell’autista e dei passeggeri. Una tragedia, quella di ieri mattina poco prima delle 9.30, che si è consumata in pochi secondi in via del Garda tra Mori Stazione e il Millennium. Secondi che hanno distrutto una famiglia proprio a qualche settimana dalla nascita del primogenitori di Maurizio Zanni e della moglie Serena Alberti di Mori. Una tragedia ancora più angosciante soltanto al pensiero che la bambina che nascerà tra un mese non avrà mai conosciuto il suo papà.

Maurizio Zanni, una laurea in ingegneria all’università di Napoli ed esperienza lavorativa come odontotecnico a Trento, era partito da poco da casa a Mori diretto verso Rovereto. Era in sella alla sua Yamaha nera di grossa cilindrata e dopo aver superato la rotatoria di Mori Ferrovia è arrivato in prossimità del sottopasso della Favorita dove le auto hanno iniziato a rallentare formando una piccola colonna. Zanni ne ha sorpassate alcune poi, secondo alcuni testimoni, sarebbe rientrato per tornare a superare altri mezzi in colonna. Ed è stato in quel momento che è successo l’imponderabile. Forse viaggiava a velocità sostenuta ed ha tentato una frenata perché nel senso contrario arriva l’autobus di Trentino Trasporti, forse uno scarto improvviso gli ha fatto perdere l’equilibrio, forse un malore improvviso lo ha fatto sbandare... Una o più cause all’origine dell’incidente poco importa: in quella frazione di secondi che gli sono stati fatali, Zanni si è piegato sulla sinistra andando a sbattere contro il muso dell’autobus. Un impatto violento tanto che la moto ha perso la ruota anteriore rimasta in mezzo alla strada prima di arrestare la sua corsa contro una fiancata del mezzo , mentre il motociclista è finito sotto l’autobus e trascinato per alcuni metri. Momenti terribili per i testimoni che nulla hanno potuto fare per cercare di salvare la vita del quarantenne il cui corpo esanime è stato poi coperto da un lenzuolo bianco sul ciglio della strada mentre i passeggeri dell’autobus scendevano sotto shock. Tutto finito lì su una striscia d’asfalto, tutta la vitalità di un ormai prossimo papà spenta in un amen, tutti i sogni di una vita ancora davanti sono rimasti lì sotto un lenzuolo bianco mentre i carabinieri del Radiomobile eseguivano i rilievi in attesa dell’autorizzazione del magistrato per rimuovere la salma. Che arriverà poco dopo mentre il pensiero va alla sua giovane moglie in dolce attesa alla quale qualcuno ha dovuto raccontare la terribile verità.

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