«Siamo in crisi, dobbiamo reagire subito» 

Fontanari (Uct): manca il passeggio sulle vie principali, siamo poco attrattivi per i negozi di livello



ROVERETO. È in vacanza, ma al presidente dell’Unione commercio e turismo non è sfuggita la criticità di corso Rosmini, esposta ieri in un nostro servizio sul drastico calo di negozi sulla strada principale del centro. «Certo il caro-affitti è un fattore determinante - commenta Marco Fontanari - ma è vero, il passeggio è calato moltissimo, sia su corso Rosmini che si corso Bettini, e chi lo nega venga pure a insegnarci come si lavora. Se la gente gira di meno, non è perché i commercianti non vogliono investire per rinnovare i loro negozi, come ho sentito dire, ma perché la città è sempre meno attrattiva per le attività commerciali di un certo livello. Chi fa impresa deve calcolare il rischio, e in questo momento Rovereto non è una buona piazza. Il commercio on-line c’entra poco, ma è una scusa comoda e facile. Rovereto è in un momento di grande difficoltà, non ce lo dobbiamo nascondere. Qualche singolo negozio funziona, ma solo per la propria tipologia merceologica “di servizio”, la maggior parte delle attività commerciali invece arranca». Per Fontanari serve «un progetto strutturale unitario, da sottoscrivere e condividere, e da lì in poi bisogna lavorare tutti con lo stesso obiettivo, altrimenti la situazione peggiorerà ancora di più». La diagnosi di Fontanari è severa: «Non dobbiamo dare colpa al traffico, che pure gioca un ruolo importante. Dopo tante chiacchiere sul commercio, è stata spalancata la porta all’insediamento di centri commerciali a pochi chilometri dal centro, mettendo in grave difficoltà i negozi che in centro lavorano. Il Mart non è quel polo di attrazione che ci avevano assicurato. Sono cambiati i flussi, e ora servono più visitatori, una nuova clientela. Lo dicono tutte le ricerche, le città sotto i 50 mila abitanti o hanno capacità attrattiva o sono destinate ad essere sempre meno frequentate».













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