Riaperto il Paganini  rivive la tradizione del Circolo operaio 

Dopo qualche settimana di lavori, il locale è di nuovo attivo Dietro il bancone c’è lo staff di Danilo Galotto (bar Enigma) 



ROVERETO . Ha riaperto ieri, con la nuova gestione, il Circolo operaio Paganini di via San Giovanni Bosco, uno dei più frequentati luoghi di ritrovo della città assieme ai circoli operai di Santa Maria e di San Giorgio. I circolo operai sono in effetti una particolarità tutta roveretana, sopravvissuti persino al tramonto del manifatturiero per diventare una sorta di “dopolavoro” del tutto anticlassista. Al circolo operaio si incontrano il commerciante in pensione, il geometra o l’architetto affermato, il muratore e gli studenti universitari, senza alcuna separazione generazionale. Il Paganini ha visto una forte rinascita in questi ultimi anni, grazie all’illuminata gestione di Marco Signorati, che ha lasciato dopo cinque anni in cui ha saputo rigenerare la clientela. Ora tocca alla nuova gestione, quella di Danilo Galotto e del suo staff, di cui fa parte anche Diego Massari.

Galotto è anche il titolare del bar Enigma, che continuerà a gestire, pur concentrandosi sulla nuova attività. Che è partita ieri mattina dopo alcune settimane di lavori. Locali ritinteggiati, un piacevole tocco “vintage” (dalla fascia verde sui muri perimetrali alle porte in legno carteggiate di fresco) e apertura “lunga”, come vuole il direttivo del Circolo: dalle 7.30 del mattino alle 23, con orario continuato. «Puntiamo molto sulle colazioni e sui pasti veloci - spiega Galotto -, abbiamo già un menù di base per tutte le tasche e per la birra abbiamo scelto la Forst come prodotto di qualità ma con una forte territorialità. Siamo uno staff di sei/sette persone, per poter coprire in maniera adeguata tutta la giornata. Proporremo degli eventi, piccoli concerti, dj set e appuntamenti di vario genere. Ci sono presupposti per lavorare bene e vorremmo aprire 7 giorni su 7. All’esterno utilizzeremo il giardino sia in estate, e quando la stagione lo consente come in questi giorni, che per eventi particolari in inverno. La casetta nel giardino verrà aperta invece solo d’estate». C’è anche un pianoforte verticale - a disposizione di chiunque - su un palco di legno predisposto per concerti e dj set. L’avventura è appena iniziata ma le prospettive sono già ambiziose.

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