La truffa che corre sulle linee telefoniche Vittime molti anziani 

Angheben e de Matthaeis (Federconsumatori): recuperati 170 mila euro in un anno con annullamento di contratti


di Sara De Pascale


ROVERETO . «Basta un “sì” per restare fregati. Con i truffatori noi però ci sappiamo fare: non solo non tardiamo a scovarli, ma facciamo sì che restituiscano fino all’ultimo centesimo». Uno sportello, quello della Federconsumatori, che è stato in grado di aiutare fra settembre 2017 e dicembre 2018 un migliaio di utenti in tutto, risolvendo i casi trattati quasi sempre positivamente. Ieri, il resoconto da parte dei responsabili Pasquale de Matthaeis e Giuliano Angheben di questo anno e più di lavoro. Grazie al loro impegno, i consumatori della Vallagarina sono stati in grado di recuperare complessivamente circa 170 mila euro tramite, ad esempio, annullamento di contratti, spesso firmati senza saperlo. «Bussano alla porta e gentilmente propongono vendite a catalogo senza impegno. Il cliente ingenuamente accetta, senza l’intenzione di acquistare, firmando un foglio spacciato per dichiarazione della mera presa visione del catalogo. Non si accorge di star firmando in realtà un contratto vero e proprio che, se non annullato entro quindici giorni, obbligherà alla scelta fra pagamento o una gita in tribunale». Le truffe ormai abbracciano i più svariati ambiti: energia, auto usate, acquisti online ed altri. Vi sono, ad esempio, grandi compagnie telefoniche che da qualche tempo hanno spinto i clienti ad utilizzare applicazioni online per gestire la propria pratica: ciò ha reso praticamente impossibile per le agenzie competenti tutelare i consumatori. O ancora, anziani che tutt’oggi sono costretti a pagare per il noleggio del telefono. Fra i molti, vi sono «casi propriamente roveretani», raccontano de Matthaeis ed Angheben mentre mostrano un video che documenta un’importante infiltrazione sul soffitto dell’appartamento di un inquilino Itea residente in via Benacense, il quale lamenta questo problema da un anno e mezzo. La Federconsumatori si è subito mobilitata, inviando dapprima svariate raccomandate con ricevuta di ritorno e scrivendo poi in qualità di associazione al presidente Itea Trento. In seguito ad un prolungato silenzio, i responsabili Federconsumatori hanno deciso di far visita personalmente al presidente, ricevendo finalmente risposta: «vi farò sapere». «Basterebbe mandare un operaio. Se non faranno nulla per risolvere il problema saremo costretti, a malincuore, a contattare l’Asl, la quale obbligherà l’utente al trasferimento», spiega Angheben che aggiunge: «Questi casi fanno riflettere: i soldi pubblici andrebbero forse spesi in maniera migliore». «Le truffe sono in aumento: è necessario imparare a difendersi adottando atteggiamento critico», concludono i responsabili: «Alcuni consigli? No carte di credito online o per pagare telefonini a rate. Preferite sempre carte prepagate. Per gli acquisti a rate, fornite piuttosto un Iban».

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