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La rabbia dei commercianti a Rovereto: “Vogliamo riaprire il 7 aprile”

“Siamo vittime di un’assurda discriminazione e la chiusura dei negozi non blocca il contagio”



ROVERETO. Gli operatori commerciali hanno manifestato questa mattina (lunedì 29 marzo) a Rovereto chiedendo la riapertura delle attività economiche il 7 aprile. Presenti rappresentanti di aziende di abbigliamento, calzature, gioiellerie, articoli per la casa.

"Vogliamo poter lavorare, sono state chiuse soltanto le nostre piccole attività e le scuole. Non capiamo perché in altri negozi, dove magari si vendono alimentari, si possano acquistare anche capi di abbigliamento o articoli regalo e nelle nostre piccole attività no.

Nessuno sta chiedendo ristori, il nostro miglior ristoro è tornare a lavorare", ha detto il presidente dell'Unione commercio e turismo di Rovereto e Vallagarina, Marco Fontanari.

"Siamo in una situazione surreale, costretti a stare chiusi quando nei nostri negozi entrano 2 clienti per volta al massimo, in molte addirittura uno solo, e tante altre attività aperte, con afflusso di clientela ben differente. Non è giusto e soprattutto non serve a frenare la diffusione del contagio ma solo a mettere in ginocchio le piccole imprese. Siamo vittime di un'assurda discriminazione, che non possiamo più accettare. Riaprire in sicurezza e con tutte le cautele: visto che dovremo convivere col Covid per molto tempo ancora si deve tornare a vivere rispettando le regole di protezione che ci sono e tutti conoscono bene, non c'è alternativa pena la desertificazione delle nostre città".

Presenti rappresentanti di aziende di abbigliamento, calzature, gioiellerie, articoli per la casa ma non solo: forte spirito di solidarietà tra gli operatori con Giuliana Savoia, presidente dei commercianti al dettaglio della Vallagarina. Non ha voluto mancare il presidente del pubblici esercizi della Vallagarina Ciro Di Vito a portare la solidarietà e la vicinanza di una categoria da mesi alle prese con limitazioni all'apertura e restrizioni ormai insostenibili".













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