La maccheronata in centro al circolo operaio Paganini 

Il rituale pranzo di carnevale, di solito appannaggio dei soli quartieri, debutta il 9 marzo: 150 chili di pasta e invito aperto alle famiglie con figli in maschera



ROVERETO. È una tradizione dei quartieri, che si ripete ad ogni carnevale, ma in centro, almeno negli ultimi decenni, di maccheronate non se ne sono viste. Chi ha deciso di “trasgredire” con goliardia, invitando le famiglie e i cittadini a una generosa abbuffata in centro città, è il circolo operaio Paganini, che per sabato 9 marzo - a carnevale finito, ma in corrispondenza con il celebre “carnevale ambrosiano” di Milano - organizza una giornata per i bambini, in maschera se lo desiderano, con le loro famiglie. Si inizia alle 13 e per l’occasione il gestore del Paganini, Danilo Galotto, aprirà il giardino esterno. Ci saranno maccheroni gratis per tutti (almeno per i primi, ma le porzioni non mancheranno perché di pasta ce ne saranno 150 chili) e si sta pensando a un piccolo concorso per le maschere più riuscite, dedicato ai bambini. Ad animare la festa ci sarà Ornella Frisinghelli, che sarà al tempo stesso speaker e deejay. A suo modo, la giornata è un evento, perché si inserisce su una tradizione pure gloriosa, come quella del Carnevale dei bambini, ma sempre meno sentita. In parte per la spietata concorrenza di ciò che offre il divertimento elettronico (dai videogiochi in su), e in parte per un ricambio generazionale che stenta a decollare in un’era in cui i fortunati che raggiungono la pensione ci arrivano a tale punto della propria vita che di mettersi a disposizione in qualsiasi associazione di volontariato non ne hanno nemmeno più l’energia. Sono cambiati i tempi e pure i modi, ma il Paganini offre questa opportunità alle famiglie, non solo quelle dei soci. «L’evento è aperto a tutti - spiega il presidente del circolo Paganini Fabio Degasperi - avremo pasta a volontà, gratis come nelle maccheronate tradizionali, e apriremo in via eccezionale il giardino, che di solito apriamo solo in estate». Uno sforzo non da poco, considerato che riaprire il cortile al pubblico anzitempo significa sobbarcarsi una lavoro supplementare. «Siamo ottimisti, scommettiamo sul bel tempo per il nostro “carnevale operaio”» spiega Degasperi. «L’invito a partecipare è rivolto a tutte le famiglie che frequentano il Circolo, alle famiglie dei soci, ma anche a tutte quelle della città. Ci piace che questo posto sia aperto a forme positive di comunità, un modo di stare insieme che sia piacevole e informale, e che come sempre abbracci più generazioni».

Per quest’anno non è stato possibile coordinare l’iniziativa con il Carnevale dei Bambini, ma potrebbe essere un progetto su cui lavorare assieme, magari dal prossimo anno, se la giornata andrà bene come ci si aspetta.

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