L’ex chiesa valdese è un tattoo studio 

Gli spazi di via San Giovanni Bosco acquistati da Marco Tosic Tatuatore dal 2003, inaugura la nuova sede tra pochi giorni



ROVERETO. A qualcuno può apparire un oltraggio, ad altri un sacrilegio. Ma la chiesa valdese, che per anni ha utilizzato gli spazi di via San Giovanni Bosco come luogo di culto e di incontro, non ha esitato a vendere la propria storica sede, ottenuta attraverso un lascito decine di anni fa, a Marco Tosic, tatuatore dal 2003, il quale vi si è trasferito armi e bagagli traslocando il suo precedente studio in corso Bettini. Tosic è stato uno dei primissimi tatuatori trentini a seguire i corsi della Provincia, introdotti nel 2005. «Eravamo in pochi, allora - racconta -, e per proseguire l’attività bisognava frequentare il corso, che verteva soprattutto su questioni procedurali di igiene e di sicurezza. Aspetti che vanno curati in maniera scrupolosa». Oggi i tatuatori sono invece parecchi , solo nella zona di Rovereto ci sono sette studi. In compenso, la moda del tatuaggio va forte. «Per la maggior parte si tratta di lavori piccoli, che richiedono un’ora o poco più. A me, come del resto ad ogni tatuatore, piacciono di più i lavori grandi, ma l’importante rimane lavorare». La sua clientela occupa una fascia in gran parte giovanile. «Hanno dai 18 ai 35 anni, e del resto il tatuaggio ha più a che fare con i giovani che non con le persone di mezza età». Non mancano però le sorprese. «Tempo fa è stata da me una signora di 77 anni che si è fatta tatuare una farfalla sopra il seno. È a tutt’oggi la persona più anziana che ho tatuato. A un certo punto ha iniziato a preoccuparsi di come avrebbe potuto fare per nascondere il suo tatuaggio al figlio. Mi ha fatto ridere, perché di solito sono i figli a voler nascondere il tatuaggio ai genitori». Nel suo lavoro Tosic ama molto lo stile giapponese, ma si adatta a ogni richiesta del cliente. Che come sempre, dipende molto dalla moda del momento. «Lo stile che va molto adesso è il Trash Polka, dove viene molto valorizzata la grafica, ma anche il lettering , cioè le frasi, e i motivi geometrici. Negli ultimi tempi c’è anche un ritorno al tradizionale Old School americano, sempre più persone lo chiedono». Ma gran parte del lavoro arriva da chi è già tatuato e non si riconosce più nel lavoro che porta sulla pelle. «Tanti mi chiedono di coprirlo con un nuovo tatuaggio, e questo accade anche perché con la moda si è persa la tradizione del tatuaggio. Si tende a improvvisare, a scegliere con fretta, salvo poi pentirsi e ricorprire il tattoo con uno nuovo». Tosho Tattoo, lo studio di Tosic, inaugurerà l’attività tra una decina di giorni. (gi.l.)

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