L’asta per le Formichine riempie casa Fedrigotti 

Centinaia di visitatori affollano Borgo Sacco per l’iniziativa di beneneficenza Lunghe code per le visite alla residenza, con la guida della scrittrice Isabella  



ROVERETO. Quando ieri mattina gli operatori del laboratorio sociale delle Formichine sono andati ad aprire il cancello del parco di casa Bossi Fedrigotti, non credevano ai loro occhi: decine di persone attendeva in ordinata coda davanti all’ingresso per poter visitare la residenza nobiliare dei conti e per partecipare all’asta di beneficenza organizzata grazie alla generosità della storica famiglia, che ha messo a disposizione, regalandoli di fatto alle Formichine, centinaia di oggetti appartenuti al casato. Cose semplici, piatti e stoviglie, bicchieri e brocche, vestiti, scampoli e qualche vecchio elettrodomestico (tra gli oggetti esposti nel grande parco c’era persino una stiratrice elettrica di almeno 60 anni fa), venduti a offerte minime (dall’euro ai 5 euro), ma anche mobili intarsiati, dipinti, fotografie, un glorioso grammofono portatile, bauli, pezzi di un certo pregio che invece sono stati assegnati con un’asta “muta” (ovvero con delle offerte anonime, corredate di numero telefonico per contattare l’eventuale acquirente) secondo il principio del massimo rialzo. Entusiasta e incredulo Andrea Gentilini, che da saccardo doc ha testimoniato il grande affetto che i roveretani conservano per un luogo a loro caro, il parco della villa, ma anche la residenza stessa: si sono formate code anche per poter visitare la casa dei conti Bossi Fedrigotti, accompagnati da ciceroni di assoluta eccezione ad arricchire le discrizioni con le storie di famiglia: la contessa Maria José, la figlia Valerie e la scrittrice e giornalista Isabella Bossi Fedrigotti, arrivata sabato per poter partecipare a “Una giornata nel parco”. Tutto il ricavato è stato donato alle Formichine, e le vendite sono andate benissimo. «Non ci aspettavamo una tale partecipazione - ha commentato un sorridente Gentilini -, siamo stati favoriti dalla bellissima giornata, soleggiata e calda, ma un numero così grande di visitatori, in tutta franchezza, non ce lo aspettavamo. Era una festa, quella per il nostro decennale, un po’ improvvisata. Ci hanno contatto persino i volontari del circolo sardo del Brione, che si sono offerti di preparare le caldarroste, così anche loro si sono uniti alla festa».

L’obiettivo economico minimo per le Formichine era stato raggiunto già in mattinata, racconta Gianluca Magagni, e la cifra raggiunta con l’asta - le offerte anonime verranno confrontate nei prossimi giorni - supererà ogni più rosea previsione. Per accaparrarsi un pezzo di storia cittadina, fosse anche un piatto o un bicchiere con un’offerta di pochi euro, la gente faceva la coda. Il parco si è trasformato in una sorta di mercato popolare all’aperto, e a rendere l’atmosfera del tutto paesana - o di quartiere, se vogliamo - c’erano anche Gli Amici della Fisa, un folto gruppo di fisarmonicisti arrivati da Pietramurata per suonare nel parco a beneficio dei visitatori. Del resto, non è affatto frequente poter ammirare i bellissimi saloni al piano nobile di casa Bossi Fedrigotti: la residenza è quasi sempre vuota, i discendenti del casato abitano lontano da Rovereto e fino a ieri c’era stata solo un’occasione per ammirarla da vicino, l’ultima edizione di Palazzi Aperti, quando la grande casa era risultata l’unica proprietà privata di Rovereto aperta al pubblico. (gi.l.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Scuola & Ricerca

In primo piano

i dati

Sanità, il Trentino continua ad attirare pazienti di fuori provincia: nel 2022 saldo positivo di 2 milioni

Aumenta il ricorso alle strutture private convenzionate. Liste d'attesa: miglioramenti potrebbero arrivare dal 5% di ritenuta sui compensi per l'intramoenia

IL FENOMENO. In Trentino è boom delle prestazioni private
IL CASO. Punti nascita, i parti sono pochi e costano tanto. Richiamo della Corte dei conti
IL CROLLO. Covid, in Italia ancora calo di casi e decessi: quanto è lontano l'incubo pandemia!